Imprenditore morto ad Assisi, l'autopsia: è annegato

E’ l’esito dell’autopsia eseguita dal medico legale Gualtieri e dal collega Scalise Pantuso

AL LAVORO Sul caso indagano i carabinieri

AL LAVORO Sul caso indagano i carabinieri

Perugia, 23 ottobre 2016 - È avvenuto per annegamento il decesso dell’imprenditore di 50 anni trovato morto giovedì sera nelle campagne di Assisi, riverso all’interno di un pozzetto. È quanto sarebbe emerso dall’autopsia eseguita oggi all’istituto di medicina legale di Perugia.

Esame che ha confermato l’assenza di segni di violenza sul corpo, come emerso dai primi rilievi. Elementi che sembrano avvalorare l’ipotesi dell’incidente che viene privilegiata nell’indagine condotta dai carabinieri della compagnia di Assisi e da quelli del reparto operativo di Perugia. Il pozzetto nel quale l’uomo è stato trovato a testa in giù era infatti quasi completamente pieno d’acqua. L’ipotesi è che l’imprenditore possa avere perso qualcosa mentre stava facendo una passeggiata con il cane (un mazzo di sue chiavi è stato trovato non lontano dal corpo) e poi possa averlo cercato nel tombino (recuperato sul fondo il suo cellulare che potrebbe essere stato usato per fare luce). Rimanendo quindi bloccato nel pozzetto stesso, dall’apertura piuttosto stretta.

Si tratta comunque solo di ipotesi in quanto all’incidente non hanno assistito testimoni. L’autopsia è stata eseguita dal medico legale Gualtiero Gualtieri, nominato dalla procura di Perugia, e dal collega Sergio Scalise Pantuso, consulente della famiglia dell’imprenditore.