Il parroco su Fb: "Venite in chiesa, aria condizionata e prosecco"

Il vulcanico don Formenton, che ha inventato anche la "Messa card" e offre ai fedeli "ostie & chips". Pioggia di critiche sui social

Don Formenton

Don Formenton

San Martino in Trignano (Perugia), 3 luglio 2017 - Quando deve dire qualcosa, don Gianfranco Formenton, origini venete, parroco di San Martino in Trignano, non ci gira intorno. Uomo di chiesa al passo con i tempi, avvezzo alla comunicazione «social», don Gianfranco va dritto a bersaglio, tra provocazione, ironia e pragmatismo. Qualcuno arriccia il naso, qualcuno apprezza. Dopo aver inventato la Messa card, l’ultimo post apparso sulla sua pagina Facebook sembra qualsi un’operazione di marketing, anche se in realtà in ballo c’è lo spirito. Inteso come spiritualità, ovviamente, ma anche come "bollicine". E dopo le critiche, sempre sui social, don Formenton ha risposto in dialetto: "..Tuto 'sto casin pa un proseco e do patatine...?".

"Attenzione – scrive Formenton sul suo profilo – Da domenica 2 luglio la Santa Messa domenicale a San Martino in Trignano sarà celebrata alle ore 11... Locali climatizzati... e, per i possessori della ‘Messa Card’, aperitivo: prosecco di Conegliano Veneto per i grandi e... ‘ritagli di ostie & chips’ per i più piccoli...".

Ma non finisce qui: "Inoltre: l’Auditorium ‘San Martino’ è a disposizione per convegni, conferenze, feste di compleanno per le famiglie ecc. ecc. Pranzo su prenotazione!... Ad maiorem Dei gloriam!", conclude il parroco. In altre parole, dopo aver inventato la Messa Card, nata all’inizio per invogliare ad andare a messa, ora don Gianfranco ci mette anche i premi. I possessori del tagliandino di plastica avranno dunque diritto (naturalente è tutto gratuito) al loro calice di prosecco dopo la messa e, per i piccoli, anche frammenti di ostie (ovviamente sconsacrate) e chips.

E per allettare ancora di più i fedeli, visti i caldi estivi, la precisazione che i locali sono climatizzati non è secondaria. Ovviamente, però, non tutti apprezzano l’ironia e i modi diretti di don Formenton e anche sui social non sono mancati commenti critici.

Per esempio c’è chi non ha gradito l’accostamento delle ostie, anche se sconsacrate come si diceva, con le patatine fritte e chi «bacchetta» le idee di questo parroco anticonformista e non nuovo ad esternazioni senza peli sulla lingua. Ieri dunque è stato ilprimo giorno di utilizzo della Messa Card, che non è una novità mentre invece lo sono i «premi». Da alcune estati, infatti, esiste alla parrocchia di don Formenton questa tessera che, «vidimata» ad ogni messa, all’inizio era nata per invogliare i più piccoli, incoraggiati a frequentare la chiesa con la prospettiva di cene a gite. Stavolta invece si sono aggiunti anche «gtratificazioni» per i più grandi.