L'astronauta Nespoli ha acceso l'albero 'spaziale'

Il saluto dell'astronauta a bordo della navicella spaziale europea dove opera dal luglio scorso

 L’albero di Gubbio  è da record (Foto Gavirati)

L’albero di Gubbio è da record (Foto Gavirati)

Gubbio, 8 dicembre 2017 - ACCENSIONE «spaziale» per la 37esima edizione dell’Albero di Natale più grande del mondo, ieri sera nel corso di una suggestiva cerimonia svoltasi in una Piazza 40 Martiri gremitissima da quanti, cittadini e soprattutto turisti, hanno voluto assaporare in prima persona il fascino e la suggestione delle luci che si rincorrono per disegnare la grande sagoma luminosa ormai riconosciuta simbolo dei valori che si identificano con la festa del Natale: solidarietà, pace, concorda, fratellanza, condivisione.

TANTE le autorità civili e militari nazionali e regionali presenti. L’entrata in funzione del pulsante che ha liberato l’energia necessaria per dare «vita» alla «mitica» fatica degli «alberaioli» è stata introdotta dal messaggio inviato dall’astronauta Paolo Nespoli, da 400 chilometri di distanza dalla terra, a bordo della navicella spaziale europea dove opera dal luglio scorso.

ACCOLTO da gratitudine e affetto quando è apparso sul maxischermo collocato in Piazza, Nespoli ha salutato sindaco, autorità, ospiti, riservandone uno «particolare agli alberaioli che per la 37esima volta hanno realizzato la sagoma da record». Ha descritto la vita a bordo sottolineando che, come per l’albero, quando si lavora insieme si ottengono risultati straordinari. «Per quanto sia bello e appagante essere nello spazio – ha concluso – questa sera avrei voluto essere lì con voi a godere lo spettacolo del grande Albero di Natale. Un abbraccio speciale a tutti e buone feste». A seguire, lo spettacolo della luminaria che emerge dalla notte. In precedenza, coordinata da Ubaldo Gini e Silvia Procacci, la cerimonia ha consentito di apprezzare il corteo storico dei quartieri e lo spettacolo degli sbandieratori che hanno donato agli alberaioli un vessillo realizzato su progetto di Lucia Angeloni. Poi i saluti, improntati a richiamare i valori che l’albero richiama, del presidente degli alberaioli Lucio Costantini, del sindaco Filippo Stirati e del vescovo Luciano Paolucci Bedini («Accendiamo qualcosa che ci unisca e faccia il bene tra di noi» il suo augurio-raccomandazione).

G. Bedini