Perugia: un quartiere a maggioranza straniera, a Fontivegge italiani sotto il 50%

Come cambia la città: il rapporto dell'Ufficio Statistica del Comune

A Perugia un quartiere è ormai a maggioranza straniera: lo dicono i numeri

A Perugia un quartiere è ormai a maggioranza straniera: lo dicono i numeri

Perugia, 20 giugno 2017 - Qual è l'unico quartiere della città dove il numero degli stranieri supera quello degli italiani? Se uno facesse questa domanda a dieci perugini, nove c’azzeccherebbero. E infatti è così: Fontivegge è l’unica zona cittadina in cui i residenti provenienti dell’estero sono più di quelli italiani. A raccontrarlo è il rapporto «Perugia, come cambia la città nel tempo» elaborato dall’Ufficio statistica del Comune (coordinato da Valeri Tocchi) su dati Istat.

Un rapporto analitico, dal quale emerge che il 53,29% dei soggetti censiti a Fontivegge ha un documento d’identità straniero: si tratta di 599 persone contro 525 italiani. La zona presa in esame è ristretta ma emblematica: piazza del Bacio, il Broletto, un pezzo di via Campo di Marte, via Angeloni e la zona della Verbanella.

Si tratta di un’area con un tasso di disoccupati dell’11% (a Perugia si viaggia sul 9,77%), dove la concentrazione giovanile è nella media cittadina (circa 22%). I numeri dicono che la più forte presenza è fatta di cinesi, rumeni, filippini ed ecuadoregni. Dall’altra parte della ferrovia il dato è simile, ma gli italiani «resistono» ancora: nell’area Bellocchio-via del Macello infatti il 45,4% dei residenti proviene dall’estero.

Su un totale di 1.900 abitanti regolari, 862 sono stranieri e 1.038 italiani. Impressionante è come basti attraversare via Martiri dei Lager per ritrovarsi nel quartiere di Madonna Alta dove la presenza straniera è solo dell’11,32% (288 abitanti con passaporto straniero, 2.256 italiani). C’è insomma un «di qua» e un «di là» dalla strada, uno spartiacque con due mondi diversi. A Madonna Alta elevatissimo il numero di anziani, categoria per definizione debole: il tasso di presenza giovanile è 7 punti circa sotto la media del capoluogo.

Se si allarga un po’ la lente – prendendo in esame zone più ampie e non singoli quartieri – emerge che l’area in cui la percentuale di stranieri è più alta è quella del centro, dal versante di Porta San Pietro (Borgo Bello, Filosofi, Pallotta) con il 18 %, poi c’è Ponte San Giovanni (17). Scendendo in periferia c’è Ponte Felcino, dove il 15,15% dei residenti è straniero e la zona dell’acropoli che sfiora il 15. Il numero minore stranieri vive invece a San Marco: solo 5 su 100 provengono dall’estero o a Ripa (7 %) e Solfagnano Parlesca (9%).