Calci, pugni e minacce alla fidanzata. Poi la lega al letto ed esce di casa

La donna riesce a liberarsi e a chiedere aiuto: condannato l’uomo

Violenza sulle donne (foto archivio)

Violenza sulle donne (foto archivio)

Perugia, 17 gennaio 2018 - L’aveva legata mani e piedi, immobilizzata sul letto e poi era uscito di casa lasciandola lì, quasi esanime per le botte che le aveva dato. E’ per questo motivo che Mohamed Hanzouti, 38enne di origine tunisina, è stato condannato a un anno e mezzo di reclusione senza sospensione condizionale della pena. Il fatto, drammatico, per cui l’uomo ha patteggiato, era avvenuto lo scorso agosto: era stato il titolare di un residence nella zona di Madonna Alta a chiamare la polizia perché si era visto arrivare una ragazza mezza nuda, con gli occhi sbarrati per la paura e le mani ancora legate dietro la schiena che cercava disperatamente di attirare l’attenzione per farsi aprire.

ERA STATA lei, una perugina di 22 anni, a dirgli che qualcuno voleva ucciderla. Poi, all’arrivo dei poliziotti, aveva raccontato quanto le era accaduto: la sera prima aveva dormito a casa del fidanzato, al mattino erano andati a fare colazione al bar ma, al ritorno a casa, lui si era reso conto di non avere più il portafogli e aveva incolpato lei. Poi aveva iniziato a colpirla con pugni, schiaffi, calci. Le aveva sbattuto la testa più volte sul pavimento e le aveva puntato un coltellino alla gola minacciandola che l’avrebbe uccisa. Stremata dalle botte la giovane aveva finto di ammettere di aver preso il portafogli e di averlo lasciato cadere fuori dal bar. Lui era uscito a controllare ma, prima di farlo, l’aveva immobilizzata legandole polsi e caviglie con dei lembi di lenzuolo. Approfittando della sua assenza, la 22enne aveva tentato di liberarsi, riuscendo ad arrivare al residence. Il fidanzato era stato arrestato poco dopo e, da allora, non è mai uscito di prigione. L’uomo, difeso dall’avvocato Vincenzo Bochicchio, ha nel suo curriculum criminale anche altri episodi violenti. La ragazza, che si era costituita parte civile con gli avvocati Luca Gentili e Gianfranco Virzo, è stata estromessa dal processo a causa del patteggiamento.

Fra. Mar.