La fede trovata in mare e restituita grazie ai social

L’emozionante storia dell'anello nuziale pescato a riva da un bimbo ha mobiltato la rete. Fino al lieto fine che viene da lontano

La coppia di Foligno assieme agli anconetani che hanno ritrovato la fede

La coppia di Foligno assieme agli anconetani che hanno ritrovato la fede

Ancona, 19 luglio 2017 - Quando il social fa bene... e funziona. E’ una storia semplice ma ricca di emozioni quella che ha visto come protagonista il piccolo Fabio, 12 anni, che al mare con la mamma Cristina e suo marito Daniele Donati, titolare del ‘Papero Bar’ di corso Carlo Alberto, ha trovato durante un’immersione a pochi metri dalla riva, una fede nuziale. «Uscito dall’acqua con la maschera ancora sul viso – racconta Donati – ci ha chiamati e ce l’ha mostrata. Una volta capito che si trattava di una fede e non di un anellino da bigiotteria, ci è venuto subito in mente di farle una foto e mettere un post su Facebook con l’augurio che il proprietario potesse tornarne in possesso».

Tutto questo è avvenuto sabato mattina, nello specchio di mare di fronte alla spiaggia Urbani. «In poche ore – prosegue – il post è stato condiviso sul web oltre 40mila volte ma chissà, ci chiedevamo, se sarebbe arrivato anche al proprietario o a qualcuno che potesse poi avvisarlo». L’unico indizio messo in rete, era «il luogo in cui era stato trovato l’anello, e il nome riportato sulla fede: ‘Francesca’. Conoscere la data del matrimonio, sarebbe stata la prova che ne avrebbe poi permesso la sua restituzione». Insomma, qualche malintenzionato avrebbe dovuto azzeccare il terno esatto per averla ma, nonostante ciò, c’è chi ci ha ugualmente provato.

«Già lo stesso pomeriggio – continua – sono stato sommerso da messaggi. C’è chi ha confuso il luogo del ritrovamento nonostante questo fosse riportato nel post e chi, addirittura, dopo aver sbagliato completamente la data del matrimonio ha insistito cercando di convincermi che questa probabilmente era stata successivamente cancellata e modificata con l’aiuto di qualche orafo ‘complice’». Assurdità al limite della fantasia.

La fede sarebbe stata consegnata in questura il lunedì successivo nel caso in cui il ‘Cenerentolo’ non si fosse presentato all’appello «ma la sera stessa di sabato, intorno alle 21.30 – prosegue Donati – ha squillato il telefono di casa. Dall’altro capo, la voce titubante e rotta dall’emozione di un giovane che mi spiega di aver perso la fede proprio lungo quel tratto di spiaggia, lo scorso giugno. Di averla cercata in lungo e in largo senza alcun risultato poi – aggiunge – mi dà subito la data precisa del matrimonio, riportata all’interno della fede. Quando gli ho detto che era esatta, non ha potuto contenere la propria gioia: ‘Sono felicissimo, grazie infinite’».

Una fede che non solo è il ricordo del matrimonio tra Enrico e Francesca, giovane coppia di Foligno sposatasi a luglio dello scorso anno, ma anche il regalo di nozze che fece il nonno dello sposo un mese prima di venire purtroppo a mancare. «Essendo lontani, volevo spedirgliela ma lui – prosegue – ha preferito venire di persona con la moglie, anche per ringraziarci e conoscerci. Quando li abbiamo incontrati, ci hanno portato una cesta con i prodotti tipici della loro terra, raccontandoci anche del terremoto che li aveva colpiti. Per la nostra famiglia, vedere la loro immensa gioia è stata in assoluto la più bella ricompensa».

al. big.