Detenuto ingerisce diciotto pile, salvo dopo una complessa operazione

Numero record di oggetti trovati nello stomaco, anche due accendini

Sala operatoria (Foto di archivio)

Sala operatoria (Foto di archivio)

Perugia, 25 febbraio 2017 - Un numero record di oggetti ingeriti. Un gesto volontario, del quale ancora non si conoscono le cause, che poteva costare la vita a un detenuto. L'uomo ha ingerito 18 pile, tre tagliaunghie, due accendini, tre lame ed un bottone, il detenuto straniero del carcere di Capanne, a Perugia, è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per l'estrazione degli oggetti, ingeriti. «Non era mai accaduto di estrarre un numero così elevato di oggetti, finiti nello stomaco dopo essere transitati per faringe, laringe ed esofago», sottolinea il direttore della struttura complessa di gastroenterologia, il dottor Luigi Clerici.

La tecnica adottata per l'intervento è la stessa utilizzata per casi analoghi, e prevede l'ausilio di un endoscopio dotato di una speciale calamita. «L'intervento chirurgico è durato cinque ore ed il paziente, che non aveva mai manifestato intenzioni suicide, si trova ora in rianimazione». È previsto che la prognosi venga sciolta nelle prossime ore. Interventi analoghi sono frequenti - sottolinea l'Azienda ospedaliera perugina - ma gli operatori sanitari considerano da record il numero di oggetti recuperati dal paziente operato.