La crisi nera dei negozi in centro, «Pronti a erogare incentivi»

L’assessore: ‘Inventario delle attività chiuse, poi apriremo un Tavolo’

Via Ulisse Rocchi

Via Ulisse Rocchi

Perugia, 27 luglio 2017 - I numeri raccontano che la vivacità commerciale del centro storico è reale: sono più le attività che aprono rispetto a quelle che chiudono (i numeri nell’articolo a fianco). Ma questo non significa che sia tutto rose e fiori, tutt’altro. Il grido d’allarme lanciato dalle colonne del nostro giornale da alcuni commercianti della zona di via Ulisse Rocchi e via Baldeschi è solo l’ultima testimonianza. «E’ fuori discussione che ci siano delle criticità importanti – afferma l’assessore al Commercio, Cristiana Casaioli –: ormai ad esempio è appurato che la zona che non soffre è quella di Corso Vannucci-piazza Matteotti, via Baglioni, mentre alcune vie più ‘nascoste’ purtroppo hanno problemi, spesso anche molto seri».

Partiamo dalle cose fatte allora per capire se siano effettivamente servite.

«Nell’immediato ci siamo adoperati per creare eventi di un certo tipo per riportare più gente in centro e credo la cosa abbia funzionato. L’altra mosa, come ad esempio la scontistica sui parcheggi e il recupero di contenitori, credo che daranno frutti più nel lungo periodo».

In che modo si ‘salvano’ zone in crisi come via Rocchi?

«Ci sono un paio di novità strategiche che l’amministrazione cercherà di mettere in campo da settembre. Intanto effettueremo un inventario analitico di tutti i negozi chiusi. Una volta fatto questo passaggio apriremo un tavolo per confrontarci, capire e poi mettere in campo misure incentivanti che possano agevolare sia gli affittuari che i locatori: mi viene da pensare ad agevolazioni fiscali, anche se ancora è presto per dirlo. Di sicuro ci stiamo muovendo in questo senso, proprio per ridare vita a certe zone anche con altro».

Prego.

«Un’altra iniziativa potrebbe riguardare proprio i le piccole vie: vorremmo modificare il regolamento sull’occupazione di suolo pubblico e vincolare i pubblici esercizi che decidano di utilizzare i tavoli all’aperto, di farlo proprio nelle vie in cui hanno l’attività. Spesso infatti c’è la tendenza a concentrare tutto in Cosro Vannucci o piazza Matteotti, lasciando sguarniti i vicoli che di conseguenza non sono attrattivi. Questo invece potrebbe contribuire a nostro avviso a rivitalizzarli».

Tutto bene, ma resta il problema dei residenti. Da decenni si cerca di riportare gente ad abitare in centro, con scarsi risultati.

«La questione residenti, anche se non è di mia diretta competenza, è fondamentale. Sono anni che se ne parla, è vero. Qualche timido segnale di crescita sta arrivando però, ma non basta. Noi pensiamo però che iniziative come quelle di scontare del 30 per cento i parcheggi a chi vive in quest’area o di riaprire contenitori come il Mercato coperto possano funzionare nel lungo periodo. E anche l’arrivo della fibra o iniziative imprenditoriali come via Fratti siamo sicuri che possano contribuire. Non dimentichiamoci però che dieci anni fa c’erano diecimila studenti in più nel centros storico. E questo spiega molte cose».