"Dalla Terra allo Spazio: il decollo dell'Umbria", convegno di QN La Nazione con Unicredit

Il confronto si è svolto davanti a un'affollata e qualificata platea

In primo piano, il direttore de La Nazione Francesco Carrassi (Foto Crocchioni)

In primo piano, il direttore de La Nazione Francesco Carrassi (Foto Crocchioni)

Perugia, 20 novembre 2017- "Dalla Terra allo Spazio: il decollo dell'Umbria" è il titolo del convegno che il QN La Nazione in partnership con UniCredit ha organizzato a Perugia all'hotel Alla Posta dei Donini per accompagnare il lancio editoriale della nuova edizione umbra. A confrontarsi sulle tematiche del territorio regionale, esponenti del mondo imprenditoriale, bancario, istituzionale e della cultura. A coordinare e stimolare il dibattito il direttore de La Nazione Francesco Carrassi che ha portato i relatori a parlare sia delle problematiche regionali ma anche delle eccellenze che l'Umbria è capace di esprimere appunto "Dalla terra allo spazio".

Protagonisti del confronto che si è svolto davanti a un'affollata e qualificata platea: la governatrice Catiuscia Marini, l'assessore comunale allo sviluppo economico Michele Fioroni, i manager UniCredit Livio Stellati ( per il centro nord) e Luciano Bacoccoli (Umbria), il presidente di Federalberghi Umbria Vincenzo Bianconi, Matteo Lupi Grassi (del cda Lungarotti), Antonello Marcucci (presidente cda Umbra Cuscinetti), Zefferino Monini (presidente Monini spa, Paolo Bazzica (Confindustria Umbria) e Pino Strabioli, autore, attore, scrittore e conduttore TV. "Non ci può essere decollo se non c'è coesione. Tutti dobbiamo fare la nostra parte. Noi un piccolo tassello lo abbiamo messo con la nostra nuova edizione. Più attenzione e voce al territorio lasciando spazio anche sulle pagine nazionali, collocate però nel cuore del fascicolo, per la giusta rilevanza che pure all'esterno questa regione merita di avere..." Sono le parole con cui il direttore Carrassi ha dato inizio pochi minuti fa al convegno.

Catiuscia Marini, presidente della Regione, dopo aver sottolineato apprezzamento per la novità editoriale de La Nazione: "Ringrazio per questa attenzione al territorio che ci permette di focalizzare anche le potenzialità dell'Umbria e le imprese del territorio", ha parlato di post terremoto e di fondi strutturali destinati alle aziende. Obiettivo: ripartire dopo la crisi per ricostruire non come era ma come deve essere per quanto riguarda le strutture antisismiche ma anche il tessuto economico e occupazionale. Di sguardo al futuro con un occhio attento alle esperienze positive messe in atto all'estero, ha poi parlato l'assessore del Comune di Perugia Michele Fioroni.

"Per crescere - ha detto - dobbiamo cambiare il sistema di pensiero collettivo e guardare là dove è stata fatta innovazione, io dico sempre da Tel Aviv a Seattle. Modelli ispiratori per realizzare anche qui progetti di sviluppo e crescita". Il manager di UniCredit Livio Stellati ha sottolineato poi come l'istituto in Umbria, con 78 sportelli organizzati in tre Aree commerciali Retail, 1 Area Corporate e 1 Area Private Banking sia il primo sul territorio. Territorio in cui crede e a cui crede con convinzione, tanto da assumere un ruolo di alta responsabilità economica, sociale e istituzionale.

Vincenzo Bianconi, neo presidente di Federalberghi (e imprenditore nursino del settore): " il rinnovamento anche nell' alberghiero passa attraverso il ritrovare quello che di buono c'era in passato. Fare un'esperienza di viaggio in Umbria può significare anche visitare le industrie e non solo il paesaggio, l'arte e la storia. Di questo e su questo contiamo per aprire nuove strade attrattive per il territorio".

Di radici, a cui è sempre rimasto profondamente attaccato pur lavorando spesso altrove e quindi guardando alla regione da un punto vista diverso, è stato Pino Strabioli, celebre e celebrato artista orvietano: "Abbiamo una terra capace di darci la bellezza del territorio e lo spazio delle emozioni. Il nostro reale valore aggiunto. Due sere fa abbiamo ricordato in teatro a Orvieto Anna Marchesini, attrice geniale e innovatrice, amatissima proprio con giovani attori locali. È stata una grande emozione per tutti anche per chi arrivando da fuori regione ha approfittato per visitare le straordinarie bellezze del luogo. Eccola la nostra forza...".

"Dobbiamo però porci obiettivi che ci portino a raggiungere e perché no, superare, ad esempio regioni come la vicina Toscana - ha quindi evidenziato l'imprenditore Zefferino Monini -. Recuperare il gap con i nostri vicini che hanno capito prima di noi il valore della cultura e come comunicarlo traendone benefici e un livello di notorietà e appeal maggiori".

La presidente della Regione ha poi replicato, sollecitata dal direttore Carrassi, rispetto al tema delle macroregioni: "Noi siamo per una maggiore autonomia rispetto al Governo centrale in ambiti come i servizi ma non per gli staterelli. Non ci sentiamo i parenti poveri della Toscana. L'orgoglio umbro è forte ma non pensiamo che in un momento in cui il mondo si va globalizzando ci si debba chiudere ad esempio in campi come la ricerca scientifica o medica...".

A rappresentare la perfetta sintesi tra radicamento territoriale e dimensione internazionale è stato poi il manager della Umbra Group Antonello Marcucci:"Siamo partiti dalle nostre origini folignati e oggi abbiamo mille dipendenti nel mondo di cui 700 proprio nella città della quintana. Questo perché abbiamo investito non solo in tecnologia ma nelle risorse umane. L'obiettivo è quindi quello di mantenere l'occupazione continuando però a seguire da vicino i nostri produttori esteri. Sentiamo una forte responsabilità sociale rispetto al territorio. Incrementando il pil della nostra regione, prima di remunerare azionisti e manager abbiamo pensato ai nostri dipendenti dando loro una quattordicesima e fornito un'assicurazione sanitaria importante oltre che una mensa aziendale che ai dipendenti costa solo 20 cent. Vogliamo che i nostri dipendenti si sentano parte di una squadra e quindi motivati a crescere con noi". "Anche noi di Lungarotti investiamo sul territorio", ha quindi chiosato Matteo Lupi Grassi delle celebri cantine di Torgiano.