Cinghiali in via Cortonese. "Fuggono dai cacciatori"

Fotografati al parco. ‘Si stanno urbanizzando’

I cinghiali fotografati dai residenti di via Cortonese

I cinghiali fotografati dai residenti di via Cortonese

Perugia, 7 dicembre 2017 - LA SCENA non sembrava neanche vera: due cinghiali che si aggirano tranquillamente al parco Chico Mendez di via Cortonese a cercare cibo. Una cosa che non si era mai vista. Quell’area verde, è bene subito precisarlo, sta in una delle zone più urbanizzate della città: in mezzo ai palazzi, lungo una delle strade più trafficate di Perugia, frequentata ogni giorno da centinaia di persone. E martedì pomeriggio c’è persino chi li ha fotografati mentre girovagano tra le aiuole. L’immagine, pubbliccata sulla pagina facebook di «Sei di Perugia se», ha fatto subito il giro del web, suscitando curiosità e preoccupazione.

SONO sempre più numerosi i cittadini infatti che segnalano problemi legati alla presenza dei cinghiali. E lo fanno in modo sempre più frequente. I primi sono coloro che vivono al Colle della Trinità o a Monte Malbe: raccontano sempre più spesso di reti sfondate, di giardini e orticelli devastati. A quanto pare però quella del Chico Mendez non è la prima segnalazione che è stata effettuata in queste settimane: altre ne sono arrivate da Terni o da Orvieto, dove gli esemplari selvatici sono stati segnalati in città.

STESSA cosa è accaduta nei mesi scorsi a Perugia: l’inverno passato ad esempio furono fotografati ad una rotatoria a Pian di Massiano, una zona però che sta proprio ai piedi di monte Malbe e quindi di più facile accessibilità ai cinghiali che spesso – soprattutto quando è freddo – cercano cibo vicino ai cassonetti dei rifiuti.

SECONDO gli esperti l’«esodo» degli animali in questo periodo (che anche se insolito è comunque contenuto a pochi esemplari) è dovuto alle battute di caccia in corso: i cinghiali cercano zone tranquille e non si spaventano a quanto pare né delle auto né degli uomini. Si stanno insomma sempre più urbanizzando.

I NUMERI. Nelle schede ufficiali della Regione viene spiegato che lo scorso anno ne sono stati abbattuti dalle squadre di cacciatori un numero impressionante: 13.530 per essere precisi. E quest’anno – i dati sono però ancora parziali e non aggionati – siamo già a quota 7.091. Ma ancora c’è un mese di caccia (si viaggia fra i tre e i quattromila ogni 30 giorni). Il servizio regionale stima comunque una presenza di questi animali selvatici tra i 50 e i 70mila animali.