Aggredita da un cinghiale mentre passeggia: "Ferite profonde, credevo di morire"

La poverina è stata letteralmente azzannata. Gli esperti: "Si sono urbanizzati, scappano dai cacciatori"

Cinghiali fotografati al parco Chico Mendez  vicino allo stadio a Perugia

Cinghiali fotografati al parco Chico Mendez vicino allo stadio a Perugia

Perugia, 9 dicembre 2017- Una passeggiata con l’amica, in una fredda giornata d’inverno, che si trasforma nell’incubo peggiore. E’ stata aggredita lungo la strada da un cinghiale inferocito, non ha avuto neanche il tempo di urlare che già si trovava a terra ferita alle gambe e sanguinante. Ivana Ciano si è vista passare davanti in un attimo tutta la vita. «Perché ho creduto di morire, è stato terribile», racconta la donna da una stanza di ospedale. I medici le hanno disinfettato le ferite, applicato numerosi punti di sutura e l’hanno dimessa dopo un paio di giorni. Ma sale l’allarme nel Cuore Verde. Sempre più cinghiali si avvicinano ai centri abitati. Addirittura ne sono stati visti due a Perugia, al parco Chico Mendez di Madonna Alta.

«Bisogna intervenire, non auguro a nessuno quello che è successo a me», spiega Ivana. E’ di Tavernelle, indica la gamba sinistra fasciata, poi mostra una fotografia con la profonda ferita, scattata subito dopo l’aggressione: «Guardi, mi ha conciata così», dice. La signora è stata azzannata al Trasimeno, erano le tre del pomeriggio. «Stavo passeggiando vicino al bosco, a Colle San Paolo. È successo tutto in un attimo. Da un cespuglio è uscito un cinghiale e mi ha attaccato scaraventandomi a terra - è il suo racconto –. Mi ha azzannato alle gambe, sono riuscita a veder solo la sua schiena nera, mentre la mia amica non si è accorta di nulla, era a un metro da me. Quando mi ha vista sanguinante, l’animale si era allontanato».

La poveretta è stata trasportata a casa, poi la figlia l’ha accompagnata al «Santa Maria della Misericordia», dove è stata ricoverata. «Ho avuto la febbre alta e mi hanno dovuto ricucire. Ho avuto davvero tanta paura», ammette Ivana, mentre lascia l’ospedale accompagnata dal marito Giancarlo. «Ora andremo a sporgere denuncia dai carabinieri, cose del genere non devono più accadere».