La rinascita del Lilli, il progetto di restyling dello storico cinema

Chiuso dal primo maggio 2002 tornerà agli splendori di un tempo

Cinema Lillu

Cinema Lillu

Perugia, 17 febbraio 2018 - Il cinema ci sarà ancora. E insieme a uffici e abitazioni, per un investimento complessivo che si aggira sugli otto milioni di euro. Rinasce il Lilli: lo storico cinema di Largo Cacciatori delle Alpi chiuso dal primo maggio 2002 tornerà agli splendori di un tempo. Dopo sedici anni di oblìo, una banca italiana – una delle più importanti del Paese – ha deciso di realizzare lì la sua sede, non dimenticando però la storia, il portato, la tradizione di quell’edificio, ciò che ha significato in oltre sessant’anni per i perugini. Sarà l’architetto Andrea Dragoni, incaricato dai proprietari dell’immobile, a depositare nel giro di due o tre settimane le carte in Comune; segno, appunto, che il progetto è in via di definizione.

La sala cinematografica resterà nello spazio dove è sempre stata; sarà ridotta, è vero, ma integrata con spazi di convivialità come bar e tavolini per incontrarsi e discutere, oltre a uno spazio per dibattiti, letture e confronti. Lo stile pensato è quello di «Kino», sala d’essai e d’incontro già presente a Roma. Una vera e propria chicca per Perugia. Al cinema si accederà dalla torre scenica e non dall’ingresso attuale. La galleria del cinema invece sarà trasformata per realizzare un nuovo piano, ma verranno mantenuti gli spazi del foyer e gli altri ambienti di grande qualità dell’edificio. Proprio il foyer diventerà lo sportello della banca, poi scendendo verso piazzale Bellucci a seguire ci sarà una parte degli uffici e ancora la sala cinematografica da 70-80 posti.

L’acquisto da parte dell’Istituto bancario verrà formalizzato non appena saranno a disposizione i titoli urbanistici abilitativi. Il progetto inoltre prevede la realizzazione di un nuovo piano, una sopraelevazione, ampliando di fatto un piano tecnico che già esiste di circa 350 metri quadrati, che andrà a ‘livellare’ lo squilibrio con l’edificio ex Inps. Un intervento che cerca di dialogare con il resto del manufatto, di interpretare le qualità architettoniche di tutto il complesso progettato dall’architetto Lilli negli anni ’40. Interventi simili sono stati fatti e con grande successo alla Rinascente di Milano di fronte al Duomo, oppure – sempre a Milano – al Palazzo di Giustizia.

In totale tre piani, con le abitazioni di una certa metratura e alta qualità, non certo mono o bi-locali, per un massimo comunque di 10-11 abitazioni. Sulla parete chiusa, quella che dà su via Fiume, saranno praticate delle «bucature» per far entrare luce e mostrare l’interno del cinema. Insomma, il Lilli rinasce, come pure un importante pezzo di città.