Lo chef Polito promuove le golosità umbre nella televisione polacca

Da domani le sue ricette con olio, tartufo, zafferano & co. in un programma con il celebre collega Okrasae

Lo chef Giancarlo Polito

Lo chef Giancarlo Polito

Perugia, 29 settembre 2016- Lo chef Giancarlo Polito de La Locanda del Capitano di Montone, diventerà un personaggio televisivo in Polonia dove promuoverà le tipicità dell’Umbria. In Polonia il presidente della regione Varmia Masuria ha ideato un programma e fortemente voluto la partecipazione del primo primo chef polacco Okrasae e dello chef «umbro-pugliese» Giancarlo Polito. Il programma andrà in onda sul canale nazionale polacco e vedrà i due chef creare alchimie e gemellaggi gastronomici tra la cultura polacca e quella italiana. Lo scenario sarà quello dei fantatstici laghi della città di Olsztyn dove su un battello trasformato in una cucina-palcoscenico galleggiante, i due noti chef parleranno delle due terre, delle loro bellezze ed attrazioni per portare infine a tavola gli ingredienti, i colori e le loro creazioni. «Non una sfida quindi ma un mero confronto culturale – spiega Polito –, che arricchirà entrambi e promuoverà da parte nostra il territorio enogastronomico umbro in una nazione in forte espansione economica». Lo chef porterà con sé dall’Umbria diversi ingredienti prodotti da « piccoli artisti», come lui li definisce, quali l’olio, il tartufo , lo zafferano e il vino. Tre elementi che saranno la cornici dei piatti creati da Polito e che daranno un’immagine attraverso la preparazione e la degustazione del territorio unico dell’Umbria. Lo chef sarà ricevuto anche dal console italiano in Polonia e il programma, che sarà girato domani, 1° ottobre, rappresenterà una forte promozione turistica per l’Umbria.

Come classificherebbe se dovesse farlo l’Umbria?

«Terra di artisti e piccoli sognatori. La nostra regione, di questo dobbiamo convincerci, è unica perchè piccola ed offre nella sua dimensione scenari unici sapientemente conservati e custoditi che rappresentano rifugi per l’anima del visitatore. Come spesso dico l’Umbria é lenta e in un mondo dove il tutto oramai viaggia a velocità insostenibili la lentezza diventa una forte identità che mira a ritrovare se stessi e ad apprezzare lentamente le bellezze naturali dell’Umbria. La lentezza é fondamentale anche a tavola dove dobbiamo ritagliarci il tempo necessario per assaggiare e attraverso il cibo scoprire messaggi importanti di una Terra».

Cosa Manca ancora a questa terra e cosa si dovrebbe fare?

«Dovremmo tutti lavorare su un elemento che è importantissimo: l’identità e poi dovremmo lavorare o meglio dovremmo imparare a lavorare di più insieme».

Adesso é di moda dire «fare rete» ma spesso si é intrappolati, anche da retaggi storici, nelle maglie della propria rete.

«Il concetto di qualità, di eccellenza spesso le troviamo in realtà produttive che nascono e rimangono volutamente piccole, realtà che attraverso la loro dimensione esprimono e conservano tali concetti. L’Umbria è piccola, ma conserva in se stessa importanti valori».