Bullismo e danneggiamenti a scuola: spunta un terzo indagato minorenne

A Perugia scatta l’inchiesta dopo la denuncia del ragazzino rapinato

Da sinistra il capitano Zago, il maggiore Sfacteria e il maresciallo Mattei

Da sinistra il capitano Zago, il maggiore Sfacteria e il maresciallo Mattei

Perugia, 22 marzo 2017 - Spunta un terzo indagato, ma solo per danneggiamento nei bagni della scuola, nell’ambito dell’indagine sul bullismo in classe svolta dai carabinieri di Gualdo Tadino, che aveva già portato nei guai due minorenni (ai quali inizialmente era stata applicata la permanenza in casa). Nei loro confronti la Procura per i minorenni ha chiuso le indagini nei giorni scorsi, contestando ai due ragazzi – 15 e 16 anni –, difesi dagli avvocati Gianni Dionigi e Annarita Guerri, atti persecutori contro sei compagni di classe che avrebbero molestato e minacciato fino a costringerli a cambiare le proprie abitudini di vita. Condotte portate avanti dal febbraio 2016 fino al gennaio scorso, quando scattarono i provvedimenti dell’autorità giudiziaria.

Ad un terzo  ragazzino, in concorso con uno dei presunti bulli, la Procura contesta il danneggiamento della scuola per aver distrutto lo scarico di un water e le guarnizioni degli infissi. Un atto di teppismo commesso – secondo la ricostruzione accusatoria – il 9 novembre scorso, durante le lezioni pomeridiane a scuole. Fu proprio quell’episodio a dare il via alle indagini. Perchè i bulli ‘aggredirono’ i compagni temendo che rivelassero chi erano stati gli autori dei danneggiamenti. Agli insulti e alle derisioni costanti – con tanto di ‘furto’ del materiale di cancelleria – si unirono anche minacce e aggressioni fisiche all’esterno della scuola e, in un caso, anche il pomeriggio fuori casa.

QUELLO del bullismo è un fenomeno spesso sommerso che, nei giorni scorsi, aveva portato anche la prefettura di Perugia a siglare un patto con tutti gli enti interessati. Nei giorni scorsi invece era stato il padre di un ragazzino perugino di 14 anni a denunciare ai media che il figlio aveva subito una rapina da parte del ’branco’ nella zona di Ellera di Corciano. Una zona dove polizia e carabinieri tengono sotto controllo gruppi di minorenni già segnalati in passato anche per spaccio e danneggiamenti.

L’INDAGINE sul quattordicenne è stata affidata alla squadra mobile dopo che il genitore si è rivolto agli investigatori della questura descrivendo quanto accaduto dieci giorni fa sul tragitto che dalla stazione di Ellera porta al centro commerciale.