L’IIS «Giordano Bruno» adotta Danilo Dolci, nuovo tra i «giusti»

Dedicata una targa e piantato un cipresso nel giardino adiacente la biblioteca di San Matteo degli Armeni

Gli studenti protagonisti

Gli studenti protagonisti

Perugia, 17 marzo 2017 - La classe 1 A Liceo Linguistico dell’I.I.S. «Giordano Bruno» di Perugia, è stata impegnata martedì nella biblioteca di San Matteo degli Armeni, per attività di ricerca legate all’«adozione» simbolica di Danilo Dolci, neonominato «Giusto» il sei marzo durante la Giornata europea dei Giusti, con Irena Sendler e Angelo Vassallo, per l'iniziativa concertata tra il Comune di Perugia, la Fondazione Centro Studi Aldo Capitini, "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie", Amnesty International, la Biblioteca di San matteo degli Armeni, Vivi Il Borgo. 

La professoressa Patrizia Sargentini, autrice di un'ampia monografia ed antologia della poesia di Capitini, "Aldo Capitini poeta", RUX GURU-Guerra Edizioni, 2003, seguirà la classe 1 A Liceo LInguistico "Giordano Bruno" nell'attività didattica di documentazione e ricerca, che si è inaugurata ufficialmente con l'impegno assunto il 14 marzo alla Biblioteca Comunale di San Matteo degli Armeni, custode del Giardino dei Giusti della città di Perugia. Gli studenti e le studentesse si propongono di dare un contributo alla conoscenza e divulgazione dell'opera e dell'impegno civile di Danilo Dolci, il cosiddetto Gandhi siciliano.  A Danilo Dolci, amico e compagno di Aldo Capitini in tante iniziative nonviolente, proprio il 6 marzo, Giornata europea dei Giusti, è stata dedicata una targa e per lui è stato piantato un cipresso nel Giardino dei Giusti adiacente la Biblioteca di San Matteo degli Armeni a Perugia. Agli studenti ed alle studentesse tocca ora conoscere e far rivivere un modello di impegno nonviolento teorico e pratico, dalla mobilitazione dei contadini siciliani negli scioperi "alla rovescia", alla costruzione della diga dello Jato, alle Marce, all'educazione maieutica, alla vibrante poesia civile. Si annuncia questa anche come l'occasione per dare continuità ed una sorta di naturale e dovuta cassa di risonanza al pensiero ed alla fertilissma azione del nostro massimo rappresentante italiano della nonviolenza, il perugino Aldo Capitini, che con Gandhi fu l'ispiratore di Danilo Dolci.   Sullo sfondo l'interesse già manifestato dagli studenti e dalle studentesse per la memoria delle figure che praticarono una nonviolenza attiva dal "basso", con e per le masse, Capitini e Dolci in testa, ma non solo, che ha significato la presentazione dei lavori di ricerca di numerose scolaresche al Convegno "Memoria, nonviolenza, mafia", organizzato da "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" e tenutosi il 6 marzo scorso al Centro Congressi Capitini di Perugia. Il Convegno ha visto interventi di Amnesty International e del vicedirettore della rivista "Azione nonviolenta", fondata da Capitini nel 1964, oltre al coinvolgimento di tante scuole secondarie di II grado della provincia di Perugia, la "nonviolenza dei giovani" nel suo work in progress.