La Polizia ferma alcuni giovani sull’acropoli
Perugia, 26 aprile 2017 - UNA DECINA di episodi di rapina, furto, aggressioni o semplici ‘intimidazioni’ psicologiche nei confronti di ragazzini di 15-16 anni. Sono quelli su cui è al lavoro la polizia che intende dare una risposta immediata all’escalation di violenza. Quando i ragazzini sono stati circondati da vere e proprie baby-gang che si sono portate via soldi, zainetti, felpe nelle ultime turbolente settimane tra la zona di Ellera di Corciano (la strada che conduce al Gherlinda) e nelle vie del centro storico. Fenomeno esploso con gli ultimi episodi, ravvicinati, tra via Baglioni, piazza Italia, via della Cupa, Sant’Ercolano e sfociati nella reazione contro la polizia a San Francesco.
LA POLIZIA indaga su almeno un paio di gruppi ‘modulari’: cioè che a volte cambiano la composizione. Alcuni sono 17enni, qualcuno è maggiorenne. I nomi lasciano trasparire una provenienza familiare straniera anche se la maggior parte sono nati in Italia. Li conoscono tutti. Li conoscono i ragazzi derubati e minacciati: molti sono stati identificati proprio grazie ai profili facebook. Uno strumento fondamentale per stringere il cerchio. Nelle loro testimonianze i ragazzi, vittime di aggressioni, spiegano spesso che la paura del branco, di quel branco, incute timore anche senza usare violenza. E’ spesso la sola presenza che induce i quindicenni a piegarsi alle volontà dei più grandi. Ma, almeno in un’occasione, è spuntato un coltello. Sintomo che l’arroganza sta prendendo la deriva della violenza impunita. Accanto ai minorenni c’è la paura dei genitori, preoccupati ed esasperati. «Abbiamo detto loro di non girare da soli e non prendere i vicoli ma proseguire per le strade più frequentate e trafficate», spiega una delle mamme che, ogni giorno, si confronta con il timore che il branco passi alle maniere ancora più forti.
Eri.P.