Assemblea deserta sugli Arconi. "Sono tutti leoni da tastiera"

L’assessore presenta il progetto: assenti anche gli amministratori

La sala semideserta

La sala semideserta

Perugia, 22 ottobre 2017 - Un conto è la discussione virtuale (quella sui social network), un conto quella reale (di un’assemblea pubblica). Ormai è assodato che la prima batte nettamente la seconda e fa sorgere il solito dubbio: ma a quanti davvero interessa il dibattito sui progetti della città? A guardare le persone presenti l’altra sera alla Sala Sant’Anna di viale Roma – dove il Comune ha presentato il progetto degli Arconi di piazza della Rupe – la questione non appassiona affatto. C’erano infatti ventinove persone in tutto: 8 erano dipendenti o amministratori del Comune, sei i giornalisti e il resto cittadini comuni, loro sì interessati. Una quindicina insomma i perugini arrivati per discutere, una goccia su una popolazione di 167mila abitanti.

A presentare il progetto c’era l’assessore alle Infrastrutture, Francesco Calabrese; della Giunta invece era presente solo l’assessore alla Cultura, Teresa Severini. Assente il vicesindaco Urbano Barelli. L’assemblea è stata poi disertata dall’intera maggioranza e anche dall’opposizione del Consiglio comunale. Un flop insomma. «Tutti leoni da tastiera» dirà poi Calabrese, anche se non disdegna neanche lui la comunicazione-social.

Assessore e tecnici hanno illustrato con dovizia di dettagli il progetto, partendo dalla storia della Rupe, ripercorrendo le tappe della realizzazione del Mercato coperto fino al progetto approvato alla fine del 2015 che prevede la fuoriuscita dagli Arconi dei tanto contestati cubi trasparenti. Ed è stato chiaro che di margini per rivedere la progettualità ormai non ce ne sono, che il progetto è quello e che sarà portato a termine. «Abbiamo avuto tempi stretti, solo pochi mesi per chiudere il caso, altrimenti avremmo perso i finanziamenti (3,5 milioni), purtroppo non ‘è stato tempo per discuterlo con la città» ha ribadito Calabrese.

Ed è a questo punto che l’unico rappresentante di un’associazione cittadina che era presente ha perso la pazienza , si è alzato e se ne è andato: «Non mi faccio prendere in giro da questi» ha borbottato Primo Tenca della Società del Mutuo soccorso. E a quanto pare le altre associazioni non sono venute proprio perché ormai i giochi sono fatti.

«Non c’è modo di esprimere la nostra opinione - ha aggiunto Tenca –. L’unica cosa è quella sfogarci sui social network o parlare coi giornali. In tanti non sono voluti venire per questo motivo, perché sanno che il Comune ha già deciso tutto che questa assemblea non serviva a niente. Io sono venuto per una questione di rispetto, ma sapevo che era tutto inutile».