Terni, revocati i domiciliari al sindaco Di Girolamo

E presto riprenderà anche a lavorare come medico. "E' stato difficile leggere quelle accuse non veritiere"

Un'immagine tratta dalle recenti elezioni amministrative, del sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo

Un'immagine tratta dalle recenti elezioni amministrative, del sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo

Perugia, 23 maggio 2017 - Il tribunale del riesame di Perugia ha revocato nella tarda mattinata odierna i domiciliari nei confronti del sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, agli arresti dal 2 maggio scorso nell'ambito dell'inchiesta Spada su presunte irregolarità nell'affidamento di appalti pubblici. Rimane invece confermata l'interdizione dall'attività amministrativa dell'assessore ai Lavori pubblici, Stefano Bucari, indagato nell'ambito della stessa inchiesta (a lui i domiciliari erano stati revocati dopo l'interrogatorio dal Gip).

La decisione è stata assunta dai giudici dopo l'udienza di lunedì, durante la quale i legali del sindaco, Guido Calvi, Attilio e Daniele Biancifiori, e quello dell'assessore, Roberto Spoldi, avevano chiesto la revoca delle rispettive misure. Le motivazioni del provvedimento verranno rese note entro 45 giorni.

LE PAROLE DEL SINDACO - "È stato difficile leggere un atto del gip in cui si mettono insieme tutta una serie di accuse che non sono veritiere, così come è stato complicato leggere certi giudizi sulla persona. Ma parto dalla buona fede, il giudice avrà valutato che c'erano gli estremi per prendere quel provvedimento di arresto, così come ora il tribunale del Riesame ha valutato diversamente": a dirlo oggi pomeriggio è il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, tornato libero da poche ore dopo la revoca degli arresti domiciliari ai quali era ristretto dal 2 maggio scorso, nell'ambito di un'indagine di guardia di finanza e polizia su presunte irregolarità nell'affidamento di alcuni appalti comunali.

Al telefono con l'Ansa, Di Girolamo spiega di essere stato sempre "sereno e fiducioso" e che in settimana tornerà "sicuramente" a varcare le porte del Comune: "Lo farò appena sarò pronto", dice.

Quanto alla possibilità o meno di dimissioni, "adesso - continua - ci confronteremo, discuteremo per vedere quello che è più utile fare per la città. Non è possibile prendere decisioni ora a caldo, ma serve un lasso di tempo per lasciare sedimentare i sentimenti". Con gli altri esponenti del Pd e della maggioranza a palazzo Spada, dice Di Girolamo "ci siamo scambiati solo attestati o messaggi di vicinanza, solidarietà e stima. Le questioni politiche al momento le abbiamo lasciate tutte sullo sfondo".

Nel frattempo il sindaco potrebbe riprendere a breve anche il suo lavoro di medico di medicina generale: oggi pomeriggio ha consegnato all'Ordine dei medici (che nei giorni scorsi lo aveva sospeso come atto dovuto) il provvedimento di revoca della misura cautelare. "Probabilmente entro stasera anche l'Ordine revocherà il proprio atto e potrò tornare a lavorare", conclude Di Girolamo.