Il 'venerdì nero' dell’aeroporto: 140 passeggeri restano a terra

Quasi duecento persone sono partiti per Londra con sei ore di ritardo

Disagi e proteste

Disagi e proteste

Perugia, 16 dicembre 2017 - E’ stato un venerdì nero quella che hanno vissuto alcune centinaia di passeggeri all’aeroporto di Sant’Egidio. Gli scioperi di Enav, Enac, Ryanair, Alitalia e Easyjet hanno infatti creato molti disagi, con quasi duecento persone che sono partite alla volta di Londra con quasi sei ore di ritardo e altre 140 che invece sono rimaste letteralmente a piedi a causa del volo cancellato per Bucarest.

La giornata. Il primo problema si è creato sul volo Perugia-Londra. Lo sciopero del personale Enav (quello che opera nella torre di controllo) è infatti scattato alle 13 e si è concluso alle 17. In teoria quindi, non avrebbe dovuto riguardare il decollo verso la capitale britannica che il venerdì è fissato alle 11.35. Purtroppo però l’aereo della Ryanair è arrivato in ritardo, e questo nonostante lo sciopero che riguardava la compagni low-cost fosse stato revocato. Questo ha provocato uno spostamento della partenza a poco dopo le 13, quando però il personale di Enav è entrato in sciopero. Alla fine l’aereo è decollato pochi minuti dopo le 17, ma i circa 180 passeggeri hanno dovuto attendere quasi sei ore, con qualcuno che ha nel frattempo perso eventuali coincidenze fissate proprio a Londra.

Peggior destino è toccato ai 140 passeggeri che dal San Francesco di Assisi attendevano per recarsi alla volta di Bucarest. Il volo arriva dalla capitale rumena alle 15.15 e riparte alle 15.45: una fascia oraria che ieri ha coinciso proprio con lo sciopero. Per questo la tratta è stata cancellata e i passeggeri sono rimasti a terra tra mugugni e proteste piuttosto animate.