Avigliano Umbro (Terni), 23 aprile 2014 - "Quella piazza è mia!": e sù ringhiere, cancelli e lucchetti. A Santa Restituta, piccola frazione di Avigliano Umbro una famiglia residente a Roma ma con la seconda casa che si affaccia sulla minuscola "Piazza dei Giornalisti" si è impossessata proprio di quello slargo, forte di una sentenza nientepopodimenoche di usucapione emessa dal Tribunale di Terni. Ma i paesani, che di quella piazzetta hanno sempre fruito come proprietà del Dominio Collettivo, non ci stanno. Denunciano lo scandalo e promettono battaglia senza quartiere. Anzi, senza piazza.

In realtà erano insorti più di un anno fa, proprio all'indomani dello sbarramento della piazza da parte del privato. Ma allora fu il sindaco di Avigliano Umbro, Giuseppe Chianella, a tenere buoni gli animi esagitati annunciando che l'amministrazione comunale aveva già impugnato l'usucapione della famiglia che alla vigilia di Natale 2012 aveva chiuso la "Piazza dei giornalisti" con ringhiere e cancello allucchettato. "Sono pronto a tutto, pur di riaffermare la pubblica proprietà della piazza" disse a suo tempo Chianella.

Ma a più di un anno dalla vicenda, sulla stessa sembra essere calato ilsilenzio. Per questo nei giorni scorsi gli abitanti di Santa Resitituta si sono trovati ancora una volta davanti alla "Piazza dei giornalisti", ormai sbarrata, per definire nuove eclatanti strategie al fine di restituire alla collettivvità cià che fino a due anni fa era ritenuto proprietà comune. Una ventina, degli oltre quaranta aderenti al "Comitato Piazza dei Giornalisti" hanno dibattuto a lungo e alla fine si sono detti pronti anche ad occupare la sala del consiglio comunale di Avigliano Umbro qualora la situazione non si dovesse risolvere. 

"Il problema - spiega però il sindaco di Avigliano Umbro, Chianella - è che in Italia la giustizia ha tempi molto lunghi. Come Comune stiamo facendo il possibile. Abbiamo promosso una causa, fornito un elenco di testimoni, selezionato quelli che potevano recarsi in Tribunale con minori fastidi possibili. Ora non resta che attendere che la giustizia faccia il suo corso. Personalmente sono fiducioso".

Ma a smorzare la fiducia di Chianella ci pensa l'avvocato incaricato dallo stesso Comune, Arnaldo Giocondi. "La fase istruttoria non è ancora cominciata - ammette Giocondi - perchè il giudice sta valutando se vi siano tutti gli elementi necessari per entrare nel merito della causa o se invece è necessario che le parti producano nuovi elementi". Insomma, all'orizzonte non si intravedono tempi lunghi...bensì eterni.

Andrea Fabbri