Perugia, 8 aprile 2014 - A PERUGIA sì, a San Martino in Campo forse. Ikea esce allo scoperto (ma non troppo) sul maxi store che ha intenzione di aprire nel capoluogo umbro. In Comune hanno avuto alcuni contatti qualche settimana fa, in seguito alle dichiarazioni di Valerio Di Bussolo (che in occasione dell'apertura del negozio di Pisa aveva parlato di un interesse confermato per l'Umbria. Un'affermazione – forse – volutamente generica che aveva aperto un dibattito su come, quando e soprattutto dove Ikea voglia davvero aprire nel Cuore Verde. Dalla sede di Milano, i vertici italiani del colosso commerciale svedese fanno ora sapere due cose. La prima: “E' confermato l'interesse da parte nostra di aprire un nuovo store in Umbria, nella zona di Perugia”. Un concetto ribadito più volte e in più sedi da parte di Ikea, che non ha mai negato la sua intenzione a sbarcare nel capoluogo. La novità è però che per la prima volta, i vertici italiani dicono una cosa molto precisa sul luogo dove dovrebbe aprire il negozio: “Su San Martino in campo non è stata presa alcuna decisione, né di restare, né di cercare altrove”.
DUNQUE per la prima volta gli svedesi affermano che non sono certi sul fatto che vogliano realizzare la struttura commerciale in quel di San Martino in Campo (progetto da 7,5 milioni su 30mila metri quadrati), ma fanno anche sapere che vogliono rimanere sicuramente su Perugia. Certo da queste dichiarazioni emerge una certa dose di incertezza sull'investimento da effettuare e che sicuramente non è tra quelli più urgenti che Ikea ha in mente di realizzare. Se infatti non viene ancora confermato il luogo preciso dove aprire lo store, significa che l'apertura è di là da venire.
IKEA fa anche sapere che le ipotesi sui luoghi alternativi di cui si è parlato nelle settimane scorse non trovano fondamento e che l'unica cosa certa e che si voglia investire sul capoluogo umbro. Vale la pena quindi ricordare le difficoltà emerse su San Martino in Campo: dalla vicenda giudiziaria (che non riguardò gli svedesi, ma le parti interessate alla compravendita del terreno), agli impicci burocratici (come alcuni espropri) che hanno frenato l'operazione. Senza scordare che c'è sempre una Conferenza di servizi aperta. Dell'investimento però se ne riparlerà chissà quando.  Intanto ieri il Consiglio comunale ha approvato una variante al Prg per realizzare un nuovo e più ampio svincolo a Lidarno. Chissà...