Perugia, 27 febbraio 2014 - Un dossier di 151 pagine che contiene uno nuovo studio di fattibilità sul Turreno. Un investimento di 5 milione che dovrebbe consentire di riaprire quello spazio che non diventerà un grande negozio, ma tornerà al suo ruolo naturale di cinema e di teatro. Quello che la Nazione presenta in esclusiva è il frutto di due mesi di lavoro, di incontri, di riunioni, di sopralluoghi, elaborati tecnici, raccomandazioni per rilanciare lo storico spazio culturale di piazza Danti.

Lo studio commissionato alla Fondazione Perugia Capitale Europea 2019 è arrivato da pochi giorni sul tavolo del sindaco Wladimiro Boccali e dell'assessore alla Cultura Andrea Cernicchi e racconta di come si possa salvare quella struttura (che è di proprietà di una famiglia perugina) che vedrà Palazzo dei Priori in prima linea per il suo rilancio.

IL SINDACO ha contattato prima di tutto la famiglia Pascoletti (proprietaria dello stabile), a fine dicembre. E proprio da loro avrebbe avuto una disponibilità ampia ad investire sulla ristrutturazione: la Turreno srl non ha mai nascosto di voler conservare la funzione di pubblico spettacolo, lo ha fatto in dichiarazioni pubbliche e anche negli incontri avuti di recente con il primo cittadino. Non a caso in questi ultimi tempi non sono stati attivati altri processi', come quello prettamente commerciale di cui si era parlato in questi mesi. Boccali ha successivamente chiamato a raccolta Regione, Provincia, la Fondazioni culturali, la Camera di Commercio e la Fondazione Crp: due riunioni intense per capire le volontà, la disponibilità a investire sulla struttura. Una disponibilità che è arrivata con convinzione da parte dei soggetti coinvolti. Ed è a quel punto che la palla è passata all'assessore Cernicchi che si è messo in moto finché sul suo tavolo è arrivato lo studio di pre-fattibilità nel quale viene messa nero su bianco l'intera operazione spiegato in nove capitoli: background, analisi degli asset fisici, analisi del mercato, mappa delle opportunità, vincoli del mercato, missione, entità e sistema di offerta, indicazione per il modello gestionale, raccomandazioni.

COME SI PROCEDERA'. Lo studio parte dalla ristrutturazione che si farà proprio in base al progetto redatto dalla Fondazione Perugia 2019. Un'operazione a carico del proprietario (con il probabile supporto di fondi pubblici). Poi la Turreno srl dovrebbe cederlo ad un unico soggetto di natura pubblica forse, una Fondazione capitanata proprio da Palazzo dei Priori, che si occuperà anche della gestione dello spazio. “Dovrà essere un modello gestionale in grado di produrre utili” viene spiegato nel dossier e non a caso sarà inserito in un sistema 'a rete' che dovrebbe comprendere anche San Francesco al Prato e Palazzo della Penna.

L'INVESTIMENTO si aggira sui 5 milioni e il punto più difficile è dove trovare le risorse. Come detto la funzione principale resterà quella di cinema e teatro, d'altra parte è l'unico spazio con 1.200 posti in tutta la provincia. Ma non saranno solo questo: è prevista la convegnistica, ristorazione (sfruttando le due gallerie), bar e commercio di alta qualità (che potrebbe riguardare l'artigianato, una libreria, uno show-room di marchi di abbigliamento prestigiose). Certo per partire e funzionare ci vorranno gambe solide e al momento il nodo principale è proprio questo.