Magione, 10 gennaio 2014- Cheng Shang, la 19enne cinese morta nel luglio 2013 a Monte del Lago, è stata uccisa da una dose letale di Mdma. Ecstasy, dunque, quella che si trova nelle discoteche e che, oltre a eliminare le inibizioni, rende euforici, aumenta l’empatia e la fiducia negli altri. Ad offrirle quella pasticca (niente alcol) sarebbe stato un operaio fiorentino di 38 anni, iscritto nel registro degli indagati della procura di Perugia con le accuse di omissione di soccorso, occultamento di cadavere e morte come conseguenza di altro delitto. Il cadavere della cinese venne stato notato da alcuni turisti, di notte, poco lontano da un camping del Trasimeno. I medici legali Mauro Bacci e Gualtiero Gualtieri hanno depositato la consulenza tecnica alla quale è stata allegata la relazione della tossicologa Paola Melai. Nelle ultime ore i genitori della vittima, accompagnati dal console generale cinese, sono arrivati in città per incontrare il pubblico ministero Massimo Casucci.
E.B.