Perugia, 26 novembre 2013 - «Adesso resta per tutta la notte nella tua merda... ». Scandalo alla Neonatologia del Santa Maria della Misericordia per il presunto comportamento scorretto e lesivo di un’infermiera che durante la notte, nel corso del cambio del pannolino di una neonata, avrebbe usato modi bruschi, manovre sbagliate e parole a dir poco fuori luogo. Atteggiamento così grave che potrebbe aver procurato alla piccola la frattura scomposta del femore. La vicenda, delicatissima e inquietante, è al vaglio dell’Azienda ospedaliera, che sulla base di un’indagine interna ha già sospeso dal servizio e dallo stipendio per quattro mesi l’operatrice sanitaria, trasmettendo contestualmente gli atti ai carabinieri del Nas. Non è escluso dunque che il caso possa avere risvolti penali e che i genitori della neonata vogliano procedere con una denuncia per lesioni.

Tutto accade, secondo la ricostruzione dell’ufficio competente ai procedimenti disciplinari, nella notte tra il 16 e il 17 luglio scorsi. Quando l’infermiera che svolgeva il turno dalle 22 alle 7 del mattino avrebbe mantenuto una condotta non conforme ai principi di correttezza durante le manovre sulla neonata. E in particolare si sarebbe adirata perché la piccola l’avrebbe sporcata durante il cambio. E così l’avrebbe prima sollevata in modo brusco e poi rimessa nel lettino sporco di feci, proferendo quelle frase così brutta: «Stai nella tua merda... ».
A far emergere la vicenda sarebbero state le tirocinanti ostetriche. Si sono fatte avanti qualche giorno dopo per riferire cosa avevano visto. Le studentesse sarebbero state sentite anche dagli investigatori del Nas che stanno cercando di ricostruire l’accaduto per verificare eventuali profili penali.

Durante la notte la neonata avrebbe iniziato a piangere in maniera incontenibile, sembrava avesse dolore a una gambina — riferì l’infermiera — tanto che venne richiesta d’urgenza una consulenza medica. Sulla neonata fu eseguita una lastra che evidenziò la frattura scomposta del femore destro che, secondo i sanitari, non era di origine patologica ma probabilmente avvenuta in seguito a un trauma. E' stata l'Azienda ospedaliera di Perugia, per prima, a effettuare un’accurata indagine interna, sentendo infermieri e medici che si trovavano di turno la notte incriminata e, ovviamente le tirocinanti. L’infermiera, difesa dall’avvocato Parretti, ha sempre negato ogni addebito sostenendo di non aver cambiato il pannolino alla neonata, come invece riferito dalle aspiranti ostetriche, e quindi ogni circostanza non sarebbe riferibile ad una sua condotta. L’Azienda non le ha creduto. Una storia comunque ancora tutta la decifrare e di cui potrebbe presto occuparsi la magistratura.
Erika Pontini e Enzo Beretta