Terni, 18 novembre 2013- Cinquant'anni fa, il 22 novembre del 1963, veniva assassinato a Dallas il presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy. Un delitto ancora oggi avvolto nel mistero e sul quale si sono susseguite, nonostante il Rapporto Warren (le cui spiegazioni non hanno mai convinto fino in fondo), tante e tante chiavi di lettura. Un caso che ha ispirato anche tanti film, l’ultimo «Parkland» verrà trasmesso in prima visione proprio il 22, venerdì, alle 21, su Raitre. Sulle televisioni di tutto il mondo tornano in questi giorni a scorrere le immagini di quel filmato che mostra la limousine con il presidente e la moglie Jacklyne vestita di rosa, che in una frazione di secondo passa dal sorriso ai fans festanti ai lati della strada alla smorfia di terrore che la proietta indietro verso la testa del marito raggiunto da due colpi, uno alla gola e l’altro, mortale, alla testa.

Secondo il Rapporto Warren i proiettili che uccisero Kennedy, furono esplosi da un fucile «Carcano» imbracciato da Lee Harvey Oswald, ex marine di 24 anni. Non tutti forse ricordano che quell’arma fu prodotta in Umbria nel 1940 nella Regia fabbrica d’armi di Terni, che esiste ancora oggi.
La commissione Warren sostenne che Oswald avrebbe assassinato Kennedy esplodendo tre colpi in sette secondi (teoria peraltro contestata a più riprese, anche in Italia nel 2007 quando in Umbria giornalisti Ansa ottennero le autorizzazioni per presenziare a degli specifici test balistici) sparati dal palazzo che ospitava la Texas School Book Depository. Biblioteca dove l’arma fu ritrovata al sesto piano, in mezzo a degli scatoloni. I
l residuato bellico ternano comprato da Oswald recava le punzonature: «Cal. 6.5», «Made Italy», «Terni», con il marchio di una corona reale (simbolo di quello stabilimento) e aveva la matricola C2766, nonchè i numeri «1940» e «40», riferimenti chiari all’anno di fabbricazione (il vecchio fucile ternano era appena un anno più giovane dello stesso Oswald).
 

Sempre secondo la Commissione Warren, uno dei tre proiettili sparati dal marine fallì il bersaglio: sul luogo un passante rimase ferito. Mentre gli altri due colpirono Kennedy. Il primo alla gola, da dove sarebbe poi uscito per ferire in più punti il governatore Connelly che sedeva davanti nella limousine (proiettile definito ‘magico’ perchè fu poi ritrovato intatto sulla barella del governatore al pronto soccoroso); e il secondo, quello mortale, alla testa. Nel Rapporto è scritto anche che il Carcano C2766 era unico al mondo. Ad attestarlo un documento prodotto dal Sifar, il servizio segreto militare italiano dell’epoca. Sta di fatto che il fucile, che la vedova di Oswald a un certo punto provò a «vendere» cedendo ogni diritto a un collezionista di armi di Denver, John J.King. Il quale a sua volta intraprese un’azione legale davanti alla Corte federale per ottenere la disponibilità della carabina detenuta da Oswald; è ancora oggi gelosamente conservato in un caveau nel palazzo della National Archives and Records Administration in College Park (Maryland).
Donatella Miliani