GUBBIO, 15 novembre 2013 - SONO BASTATI CINQUE euro spesi per l’acquisto di un ‘grattino’ di «Doppia Sfida» a un giocatore per ora sconosciuto che ha portato a casa 510.025 euro, qualcosa come un miliardo delle vecchie lire. Potrebbe trattarsi di un cliente abituale o comunque di un abitante del luogo, visto che di questi tempi di gente ne circola poca. Il giocatore ha puntato su un tagliando di «Doppia Sfida» e ha preferito probabilmente «grattare» lontano da sguardi indiscreti, quasi intuendo quello che il destino aveva preparato per lui; con una monetina ha scoperto prima un ‘15’ che valeva 25 euro, un ‘35’ che ne ridava indietro 10 e infine il ‘19’ con sotto stampato ‘500.000’.

LA NOTIZIA della vincita, oltretutto, si è diffusa in maniera singolare ma tale da tutela la privacy. La signora Emma, al termine dell’apertura pomeridiana, ha chiuso la cassa della tabaccheria annessa alla attività commerciale «Pasticceria 900-Clinica del gusto», che resta sempre aperta. Nel pomeriggio, quando è ritornata per riprendere la vendita al pubblico, ha trovato sul bancone una busta chiusa. «La signora l’ha presa – raccontano i clienti presenti nel locale –, l’ha aperta con curiosità e dentro ha trovato la fotocopia del grattino che aveva fruttato la grossa vincita e una parola stampigliata: Grazie». Tutto qui.

CHI POTREBBE essere il vincitore?. «Non lo sappiamo — affermano alcune persone presenti nel bar-tabaccheria, punto di incontro anche della comunità frazionale — perchè tutto è avvenuto lontano da sguardi indesiderati. Speriamo che sia uno che ne abbia davvero bisogno, meritevole di questa benevolenza della dea bendata». «Speriamo, aggiunge qualcuno, che si ricordi delle persone meno fortunate, soprattutto in periodi come questi in cui la crisi sta gettando nella disperazione tante famiglie». Questa ulteriore vincita finirà per aumentare di certo la fama di Gubbio città fortunata, sulla quale in diversi finiscono per crederci davvero. Ma in realtà per uno che vince ci sono tanti che quotidianamente perdono serenità, oltre alle poche risorse di cui dispongono. Ne sa qualcosa la Caritas Diocesana, alla quale sempre più spesso bussano quanti si rovinano con il miraggio del «colpo grosso», tanto che l’associazione di volontario si appresta a organizzare per il prossimo mese di gennaio, insieme a Libera ed a Don Ciotti, una iniziativa specifica in merito. Ne sanno qualcosa gli operatori del dipartimento dipendenze dell’Asl n. 1 al cui sportello aumentano quanti sono finiti nel gorgo pericoloso dalla ludopatia.
Giampiero Bedini