Perugia, 15 settembre 2013 - Il timore di finire ingiustamente in carcere e la mancanza di soldi. Sono queste le ragioni principali che spingono Amanda Knox a non tornare in Italia per il nuovo processo d'appello sull'omicidio di Meredith Kercher, che comincera' il 30 settembre a Firenze.

 

La 26enne americana ha espresso i suoi timori in una intervista pubblicata oggi dal tabloid britannico Sun on Sunday. ''Mentre devo continuare ad avere fiducia nel sistema legale italiano - ha affermato - non cambia il fatto che ho trascorso quattro anni in carcere per qualcosa che non avevo fatto. Il rischio che accada di nuovo è abbastanza per dissuadermi dal tornare nel Paese''.

 

Secondo Amanda, la sua presenza nel corso del primo processo e' stata motivo di ''distrazione'' per il tribunale, ''attento ad ogni suo movimento, ogni gesto, ogni espressione del viso'' e non tanto all'analisi delle prove. Knox pensa anche che ci sia un pregiudizio nei suoi confronti e che gli inquirenti la vedano come la ''dark lady'' che ha deciso ''che Meredith doveva morire''.

 

La giovane ha anche rivelato di essere stata oggetto di minacce da parte delle altre detenute quando era in prigione. ''Una ragazza disse che voleva infilare la mia testa in una toilette e per poco non lo fece'', ha affermato. Amanda ha detto anche che non avrebbe i soldi per spostarsi tra Stati Uniti e Italia durante il processo.