Perugia, 28 giugno 2013 - Giudica "irrituali e sconvenienti" il padre di {{WIKILINK}}Raffaele Sollecito{{/WIKILINK}}, il medico {{WIKILINK}}Francesco Sollecito{{/WIKILINK}}, le dichiarazioni fatte della procura generale di Perugia dopo il deposito da parte della Cassazione delle motivazioni con cui ha annullato con rinvio la sentenza della Corte di assise di appello di Perugia che aveva assolto lo studente pugliese e {{WIKILINK}}Amanda Knox dall'omicidio di Meredith Kercher. {{/WIKILINK}}

"C'è ancora un processo aperto - afferma Francesco Sollecito - e ricordo a tutti i richiami alla magistratura da parte del Capo dello Stato che presiede anche il Csm".

Il nuovo processo d'appello a Raffaele Sollecito e Amanda Knox sarà ora celebrato a Firenze. Due giorni fa il procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Perugia, Giovanni Galati, aveva parlato di sentenza della Corte di cassazione che "ha sostanzialmente demolito la sentenza di secondo grado" e che "ha accolto tutti i motivi del ricorso della procura generale". "Una sentenza che non poteva non essere annullata - aveva detto Galati - perché era evidentemente viziata".

Secondo il procuratore generale, nelle motivazioni i giudici della suprema Corte hanno rilevato "l'assoluta inconcretezza delle motivazioni" della sentenza di appello, nonche' "la costante violazione della legge processuale, il persistente oltraggio alla giurisprudenza costante della Corte di Cassazione in merito alla valutazione della prova indiziaria, rilevando una superficialità estrema nella parcellizzazione degli indizi, senza una valutazione totale".

Il sostituto procuratore generale Giancarlo Costagliola ha dichiarato: "Ci dispiace che ci sia un ritardo nell'affermazione delle responsabilità per questo orrendo delitto ma riteniamo che la Corte di appello di Firenze farà giustizia".

fonte AGI