Terni, 7 giugno 2013 - Le acciaierie di Terni, ex Thyssen-Krupp sono da qualche anno di proprietà della multinazionale finlandese Outukumpu alla quale la Commissione Europea dell'Antitrust ha contestato di essere in "posizione dominante", ovvero di detenere, in seguito all'acquisto degli stabilmenti ternani, una quota eccessiva del mercato europeo dell'acciaio creando così un ostacolo alla libera concorrenza. Per tale ragione Outukumpu deve cedere qualcuno dei suoi impianti e tra questi ha scelto buona parte degli stabilimenti di Terni.

Ci sono state tre offerte per l'acquisto dell'Ast, due vincolanti e una non vincolante. Tra queste, quella di una cordata italo-europea era forse quella più credibile.

Ma poche settimane fa Outukumpu ha dichiarato irricevibili le offerte di acquisto e da qui l'inasprirsi della vertenza delle acciaierie di Terni che mette seriamente a rischio il posto di lavoro di centinaia di persone, tra operai diretti e dell'indotto. Perchè i volumi di produzione scendono, il valore di mercato scende e la vendita si complica.

Ecco il perchè delle agitazioni sindacali, dei cortei, delle manifestazioni e delle grandissime tensioni tra i lavoratori.

Martedì 11 giugno a Strasburgo l'Unione Europea presenterà il Piano siderurgico europeo e le istituzioni umbre, con il Comune di Terni in testa, si sono organizzate, nella maggior parte dei casi attraverso autofinanziamento, per poter essere presenti e testimoniare fisicamente l'importanza della delicata situazione Ast. Il commissario europeo per la concorrenza Joaquin Almunia ha dato disponibilità a incontrare  la delegazione ternana: lo rendono noto - in un comunicato - i vicepresidenti del Parlamento europeo Roberta Angelilli e Gianni Pittella, e il presidente della commissione per l'Industria Amalia Sartori. E' gia' stata confermata la partecipazione all'incontro del commissario europeo per l'Industria e l'Imprenditoria, Antonio Tajani. 

Una fabbrica, quella di Terni, strategica per Terni, per l'Umbria e per l'intero sistema Italia in quanto caratterizzata da una peculiare produzione qualitativa di acciaio e da una organizzazione produttiva in grado di sddisfare qualsiasi necessità del mercato.

Accanto alle istituzioni umbre parteciperanno anche numerosi "semplici" cittadini. Chi avesse biosgno di informazioni potrà rivolgersi ai consiglieri comunali.

Intanto si registra il colloquio telefonico, questa mattina, tra il sindaco Leopoldo Di Girolamo e il vertici di Outokumpu. Intorno alle 8,30,  con la presenza dell’addetto alle relazioni istituzionali dell’Ast Biagio Della Volpe, il primo cittadino di Terni si è messo in contatto con il vicepresidente strategico di Outokumpu Matti Louhija.  Il manager della multinazionale finlandese ha espresso vicinanza e solidarietà al sindaco per quanto avvenuto nei giorni scorsi e per il suo ferimento nel corso della manifestazione nei pressi della stazione di Terni.

Di Girolamo ha ringraziato e ha manifestato la necessità che la vicenda del passaggio di proprietà del sito di Terni si delinei in tempi brevi e che in questa fase lo stabilimento non venga penalizzato in termini di produzione, mercato e investimenti. Il vicepresidente ha annunciato - cosa che poi si è verificata nel corso della mattinata - un comunicato ufficiale di Outokumpu – pubblicato sul sito internet della multinazionale – nel quale vengono assicurate quantomeno le attuali quote di produzione, mercato e gli investimenti concordati, anche alla luce dei risultati di gestione del primo trimestre definiti encouraging. Nel proseguo della telefonata Di Girolamo ha ribadito che in città e nella regione la preoccupazione è molto alta e che il buon nome di Outokumpu è anche legato alla positiva e qualificata soluzione di una vicenda che altrimenti rischia di ingenerare ulteriori tensioni.

Il vicepresidente e il sindaco sono rimasti d’accordo sulla necessità di proseguire in questa fase di raccordo sia locale che a livello nazionale e con le strutture europee. Sempre in tempi  brevi verranno concordate ulteriori iniziative con le istituzioni locali e il governo italiano per un completo aggiornamento della situazione in corso.
 

La multinazionale finlandese, in un comunicato ufficiale di stamane ha dichiarato: "Outokumpu 'continua a perseguire la cessione. In un contesto impegnativo per l'industria dell'acciaio inox, Outokumpu ha mantenuto un dialogo attivo con la Commissione Ue, il Governo italiano e le istituzioni locali di Terni per facilitare la cessione dell'Ast il più presto possibile''.

L'UMBRIA VERSO LO SCIOPERO GENERALE - Damiano Stufara, capogruppo in Consiglio regionale del Partito della Rifondazione Comunista - Federazione della sinistra, in una conferenza stampa di questa mattina ha proposto di trasformare la già prevista nuova manifestazione pro-acciaieria del 18 giugno in uno sciopero generale di tutta la regione.

"Alla proposta di violenza di cui la città di Terni è stata vittima - ha detto Stufara - dobbiamo rispondere senza inibizioni. Per questo auspico l'indizione dello sciopero generale regionale, per chiamare a raccolta le forze vive di tutta la nostra Regione e rilanciare la questione, ormai indifferibile, dell'intervento pubblico nell'economia".

Riguardo agli scontri di mercoledì 5 giugno, Stufara ha chiesto che vengano individuati "i veri responsabili della violenza perpetrata mercoledì contro una manifestazione che si proponeva di rivendicare il diritto a disporre del proprio futuro, al pari di tante altre nel nostro territorio, arrivate in passato anche a bloccare l'Autostrada presso Orte".

Andrea Fabbri