Terni, 7 giugno 2013 - «NON HO VOLUTO presentare una denuncia ieri (mercoledì ndr) e non intendo farlo neanche oggi (ieri ndr): così il sindaco Leopoldo Di Girolamo intervenendo al Consiglio comunale straordinario che si è svolto a Palazzo Spada sugli scontri tra forze di polizia e operai dell’Ast. «Il problema — ha detto ancora — non è chi ha colpito il sindaco, anche se io ho cercato di ripararmi dalle manganellate. Il problema è politico. Ci chiediamo perchè si è arrivati gli scontri».
 

IL SINDACO è tornato a definire «inadeguata la gestione della vicenda» e a chiedere che se ci sono state delle mancanze «vengano perseguite per ristabilire la fiducia, che rimane piena, nei corpi di polizia e di chi mette a rischio quotidianamente la propria incolumità». «Vogliamo — ha aggiunto — che vengano chiarite le responsabilità, se c’è qualcuno che ha dato ordini non giusti deve essere sanzionato». «Ho visto le immagini — aveva precisato il precedenza — e mi sembra che l’ombrello sia troppo distante mentre i manganelli colpiscono anche in quella direzione. Il problema però non è questo, è che non si possono gestire situazioni di quel tipo in un modo che poi porta a scontri».

Intanto sono 7 i reati ipotizzati a carico all’operaio narnese di 37 anni, incensurato, padre di due figli, che la polizia ritiene il responsabile del ferimento del primo cittadino. Nel fascicolo della procura i reati sono contestati in concorso con ignoti. E’ quanto emerge dal provvedimento notificato al legale, Emidio Gubbiotti.

Oltre alle lesioni l’operaio, che continua a ribadire di non avere colpito il sindaco, è accusato di riunione pubblica non autorizzata, violenza o minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, getto pericoloso di cose e interruzione di pubblico servizio.
 

L’avvocato Gubbiotti ha già annunciato che chiederà agli inquirenti di raccogliere le testimonianze di amministratori e politici presenti al momento degli scontri. Sarà poi sollecitata l’acquisizione di altri video oltre a quelli già visionati. «Al momento — dice il legale — non è dimostrabile che il mio assistito abbia colpito il sindaco». L’operaio, «affranto» secondo il difensore, ieri ha effettuato regolarmente il suo turno all’Ast.
Ste.Cin