Terni, 6 giugno 2013 - A più di 24 ore dagli scontri di Terni tra forze dell'ordine e operai dell'acciaieria, in sciopero per contrastare la difficile situazione della vendita della fabbrica da parte della multinazionale Outukumpu, l'accertamento della verità riguardo al ferimento del sindaco Leopoldo Di Girolamo è ancora in alto mare.

Le versioni restano contrastanti. Nel primissimo pomeriggio di oggi la questura di Terni ha dirmato un comunicato ufficiale nel quale ribadisce che a colpire il sindaco Di Girolamo è stato un ombrello agitato da un operaio di Narni, 35enne, al culmine della tensione tra manifestanti e operai.

"Dai numerosi filmati visionati dagli investigatori e dagli uomini della scientifica della polizia di Stato - dice la nota della questura - è emerso che il sindaco di Terni è stato colpito al capo con il manico di un ombrello da un manifestante". In molti video che girano in rete si vede, infatti, un ombrello brandito in mezzo alla contestazione, ma in nessuno di questi è al momento visionabile l'impatto dell'ombrello con la testa del sindaco.

E per questo il giovane operaio di Narni è stato raggiunto, oggi pomeriggio, da un formale atto nel quale gli vengono contestati ben sette ipotesi di reato: oltre alle lesioni, l'uomo - che continua a ribadire di non avere colpito il sindaco - è accusato di riunione pubblica non autorizzata, violenza o minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, getto pericoloso di cose e interruzione di pubblico servizio.

L'avvocato dell'operaio individuato come responsabile dell'aggressione al primo cittadino, Emidio Gubbiotti, in risposta alla nota ufficiale della questura ribadisce quanto raccontato a LaNazione.it in una sua precedente intervista, ed aggiunge: "Se la questura è in possesso di un fotogramma che certifica chiaramente il contatto tra l'ombrello e la testa del sindaco lo tiri fuori e ce lo faccia vedere. Il fatto è ancora da chiarire".

Lo stesso avvocato Gubbiotti afferma: "E' inoltre anomalo che a 24 ore dai fatti Di Girolamo non sia stato ancora ascoltato''.

Il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, però, viene sentito dai giornalisti. E al Tg2 delle 13 di oggi il primo cittadino ha ribadito la versione della manganellata. "Ho rivisto le immagini televisive - ha detto il sindaco - l'ombrello è troppo distante da dove mi trovo io mentre si vedono le manganellate, si vede un manganello che flette nella mia direzione per cui credo che a colpirmi sia stata una manganellata".

Il Prefetto di Terni conferma le indagini in corso "per appurare la verità".

Intanto oggi pomeriggio nuovo consiglio comunale straordinario per i fatti di ieri, ma anche e soprattutto per monitorare la questione acciaieria alla luce del prossimo vertice europeo in programma il 10 e 11 giugno prossimi.