Perugia, 13 maggio 2013 - E' durato circa un'ora e mezza l'interrogatorio davanti al pm di Perugia di Riccardo Menenti, il cinquantaquattrenne arrestato dalla polizia per avere ucciso il giovane Alessandro Polizzi e ferito la fidanzata Julia Tosti. Al termine massimo riserbo da parte della difesa e degli inquirenti.

A chiedere di essere interrogato era stato lo stesso Riccardo Menenti. ''Ha fornito una sua versione dei fatti'', ha detto al termine uno dei suoi difensori, l'avvocato Massimo Krogh. ''Ha cercato di chiarire - ha aggiunto - la posizione sua e del figlio Valerio (anche lui arrestato per lo stesso delitto - ndr)''. L'avvocato Krogh non ha voluto specificare se Riccardo Menenti abbia fatto ammissioni in merito a quanto successo. L'uomo ha da subito negato di essere stato responsabile dell'aggressione, sostenendo di non essersi trovato il 26 marzo scorso nella casa di via Ricci dove stavano dormendo i due fidanzati quando aveva fatto irruzione un uomo a volto coperto.

Questo aveva ucciso Polizzi e ferito la Tosti con uno stesso colpo di pistola. La polizia scientifica ha poi però individuato il sangue di Riccardo Menenti sulla scala che conduce all'appartamento. Sull'arma è stata invece isolata sostanza biologica per la quale gli investigatori ipotizzano una ''commistione'' tra le tracce della vittima e dello stesso Riccardo Menenti.

Nessuna contestazione relativa agli esami biologici svolti è stata avanzata all'uomo nell'interrogatorio di oggi. Anche Valerio Menenti, ex fidanzato della Tosti e considerato dagli inquirenti mandante dell'omicidio, ha sempre respinto ogni addebito per il delitto. Entrambi sono difesi dagli avvocati Krogh e Luca Patalini.