Assisi, 1 maggio 2013 - Storica visita del premier israeliano Simon Peres ad Assisi. Il Comune ha voluto conferire a Peres la cittadinanza onoraria per sottolineare il suo impegno in favore della pace. 'Shalom! Chiarissimo presidente, con senso di deferenza mi sono rivolto a lei tramite questa parola cosi' densa di significato, nella quale riconosco un bene prezioso custodito dalla vostra plurimillenaria tradizione'': e' stato questo il saluto del custode del Sacro convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, a Shimon Peres, che stamani ha ricevuto la cittadinanza onoraria della citta' per la pace.

''La modestia e' una grande lezione rivolta a coloro che vogliono dedicare se stessi alla vita pubblica: e' meglio servire che governare''. E' uno dei passaggi dell'intervento del presidente israeliano Shimon Peres.

Prima della cerimonia, Peres si è raccolto in preghiera davanti all'altare della Basilica Superiore di San Francesco.

''Francesco - si legge nel sito della rivista dei frati, www.sanfrancesco.org - e' un uomo che ha vissuto la parola 'Pace' come un evento, un evento che accade nel cuore, un evento che si traduce in opere''. ''Nel ricordare con ammirazione le azioni che lei ha compiuto a favore della riconciliazione tra i popoli - ha detto ancora il padre custode - riconosciamo la profonda sintonia con Francesco e con lo 'spirito di Assisi', attraverso il quale continuiamo l'opera di pace del Poverello di Assisi''.

Il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, ''visto anche il rapporto fraterno della citta' con la Palestina (sperando in una visita di Abu Mazen), e il gemellaggio con Betlemme, auspica che Assisi possa essere un luogo di dialogo fra Israele e Palestina, sino ad ipotizzare che ospiti, in futuro, incontri per la firma di trattati di pace e collaborazione''. E' quanto afferma lo stesso sindaco in una sua nota. ''Shimon Peres, come citato nella motivazione - ha sottolineato Ricci - ha saputo coniugare, nel suo lungo cammino umano e politico, valori spirituali e orizzonti ideali con ampio pragmatismo diplomatico, guardando al dialogo per la dignita' di ogni persona''.