Norcia, 18 marzo 2013 - Dopo il Corpo Forestale dello Stato che ha fatto intervenire il Nucleo cinofilo antiveleno, domenica scorsa anche la polizia provinciale di Perugia ha organizzato una battuta nelle campagne attorno a Norcia alla ricerca delle polpette avvelenate che nelle settimane scorse sono state la causa di una sospetta moria di lupi, cani, volpi e cornacchie.

Alla perlustrazione hanno partecipato le associazioni venatorie Federcaccia, e Libera caccia, Fernanda Sammarone del servizio veterinario dell'Asl2 e il vice sindaco di Norcia Franco Mirri. Tutta l’operazione è stata coordinata dal tenente Fabrizio Padovini della Polizia Provinciale. Prima della partenza gli operatori sono stati istruiti sulle modalità di rinvenimento dei reperti, per non correre rischi di possibile contaminazione. Nella battuta sono state ritrovate: una carcassa di volpe e 2 corvidi, inviate  all'Istituto Zooprofilattico di Marche ed Umbria per gli esami del caso.

Non sono state rinvenute esce avvelenate in quanto presumibilmente queste sono già state ingerite da animali, a loro volta mangiati da altri predatori, nel rispetto della catena alimentare. La polizia provinciale ha utilizzato i  propri nuclei a cavallo e su quad per la ricerca. Nel pomeriggio l’associazione ambientale “Eppedala”, sempre coordinata dalla polizia provinciale, ha di nuovo battuto la zona rinvenendo la carcassa di un cane. La polizia Provinciale sta svolgendo indagini di polizia giudiziaria alla ricerca di queste sostanze e di coloro che le hanno disperse nell’ambiente. Attività che si affianca a quella avviata entro i confini del Parco nazionale dei Sibillini dal Corpo Forestale dello Stato, autorità competente per la salvaguardia della flora e della fauna.