Spoleto (Perugia), 14 marzo 2013 - E' stata trovata morta ai piedi del ponte delle Torri a Spoleto una studentessa di 17 anni. Secondo gli accertamenti dei carabinieri si tratta di suicidio.

Alcuni passanti hanno dato l'allarme dopo aver visto uno zainetto da scuola appoggiato sul ponte, teatro in passato di numerosi suicidi. Affacciandosi hanno poi visto un corpo nella scarpata sottostante.

L'ipotesi degli investigatori è che la ragazza stamani sia uscita di casa, nello spoletino, raggiungendo il ponte delle Torri invece di recarsi a scuola. Sono ancora sotto esame un diario e altri oggetti della ragazza che aveva dentro lo zaino. Non è ancora chiaro perche l'adolescente abbia deciso di togliersi la vita.

Il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti ha espresso "dolore e sconcerto" per ciò che è accaduto. " E' triste e penoso - ha aggiunto -  che uno dei simboli della nostra città, monumento tra i più celebrati e riconosciuti, sia accostato a tragici fatti di cronaca. E' anche vero che le soluzioni che via via sono state pensate per tentare di arginare questo fenomeno non solo sono architettonicamente irrealizzabili ma sono anche tecnicamente impraticabili. Non si può pensare di risolvere questi problemi - sottolinea Benedetti - semplicemente pensando di impedire o di limitare la fruizione di un luogo che tra l'altro ha un'innegabile dimensione spirituale perchè collega la città con un luogo sacro come Monteluco. Spezzare questo contatto sarebbe come recidere una parte della storia e dell'identità di Spoleto. Tra le varie proposte che sono state fatte, una delle più percorribili, mi sembra quella dei cartelli dissuasori con numeri di telefono per punti di ascolto, del tipo di quelli usati dalla Samaritans, tanto che ho già dato indicazioni alla struttura per verificare le modalità di acquisto e posizionamento degli stessi. E' evidente che la frequenza con cui stiamo assistendo a gesti così tragici - ha concluso il sindaco - impongono una riflessione profonda che travalica gli aspetti della prevenzione limitata a soluzioni che possono essere sperimentate, ma che certo non possono risolvere la complessità delle situazioni che portano le persone a rinunciare alla propria vita''.

Benedetti ha quindi poi espresso "profondo cordoglio e vicinanza" alla famiglia della ragazza.