Avigliano Umbro (Terni), 8 gennaio 2013 - Cosa accadrebbe se un giorno uno dei residenti di Roma che ha una qualche proprietà su piazza  Navona mettesse un bel cancello e dicesse “la piazza è mia?”. A Santa Restituta, piccolo gioiello medievale nelle campagne dell’Amerino a due passi dal Cet di Mogol, è già successo ed è scoppiato il pandemonio.

La vigilia di Natale gli sparuti paesani (nel periodo invernale una quindicina quelli in borgo e una settantina quelli fuori le mura) si sono visti chiudere quella da tutti soprannominata, per la sua posizione particolarmente panoramica, “piazza dei giornalisti”. La questione è complicata, fatta di sentenze del Tribunale, carte bollate, assemblee popolari, corsi e ricorsi storici. Ma vede in campo anche il Comune di Avigliano Umbro “pronto a tutto – come conferma il sindaco Giuseppe Chianella – pur di riaffermare la pubblica proprietà della piazza”.

E l’amministrazione comunale si è già mossa con due cause aperte presso il Tribunale di Terni. Ma andiamo per ordine.

Santa Restituta è un borgo adagiato sulla montagna. Si sviluppa in senso piramidale. La via principale è una lunga scalinata che parte dal nuovo parcheggio di attestamento alla base del paese e sale fino al culmine dove c’è la chiesa. Proprio nella parte alta, intorno al 1950 il Dominio Collettivo (soggetto pubblico per la gestione degli usi civici) per bonificare il terreno e mettere al riparo il paese da possibili frane realizzò imponenti muri di contenimento. Ne uscirono tre piccole terrazze attigue, una sopra all’altra. Piazzette vere e proprie, sulle quali si affacciano oggi gli ingressi di alcune abitazioni private.

Da qualche tempo uno dei residenti con l’ingresso sulla “piazza dei giornalisti” ha ritenuto di poter vantare diritti di proprietà sulla piazza stessa asserendo che suoi avi avevano condotto come orto il terreno poi divenuto piazza. Così ha promosso una causa di usucapione ottenendo sentenza favorevole nel 2011. Ma i paesani lo hanno scoperto soltanto il 24 dicembre scorso, quando hanno visto un fabbro e un geometra completare la ringhiera a suo tempo installata dal Comune con un altro pezzo analogo e un cancello con affisso tanto di cartello “proprietà privata”. Cancello autorizzato dal Comune di Avigliano Umbro perché il giudice ha rigettato la richiesta di sospensiva del ricorso promosso dal Municipio contro la sentenza di usucapione.

Santa Restituta si è rivoltata e Chianella, convinto (dalle carte in suo possesso) della proprietà pubblica della piazza, ha dovuto organizzare un’assemblea pubblica al termine della quale tutto il paese si è detto pronto a testimoniare davanti ai giudici (“fino in Cassazione” dice Chianella) che quella piazza è sempre stata di tutti.

Andrea Fabbri