Perugia, 30 novembre 2012 - E' polemica sulla fiction che lunedì Mediaset manderà in onda riguardo al caso di Meredith Kercher, la ragazza inglese uccisa nella sua casa di Perugia nel 2007. Per il suo caso sono stati condannati e poi assolti in appello Raffaele Sollecito e Amanda Knox. Proprio la difesa della Knox avrebbe inviato una diffida a Mediaset a mandare in onda la fiction. Diffida che durante la giornata diventa un mistero. Il film, che gia' prima di uscire aveva provocato molte polemiche, e' gia' stato mandato in onda negli Stati Uniti circa un anno fa.

''Mediaset non ha ricevuto ne' diffide, ne' ricorsi'' da parte dei legali di Amada Knox in merito alla messa in onda
del film omonimo prevista e confermata per lunedi' prossimo 3 dicembre. ''Mediaset - spiega l'azienda di Cologno Monzese - ha ricevuto soltanto una lettera con l'invito da parte dei legali a trasmettere il film
nel rispetto delle norme di legge. Cosa che Mediaset fa con ogni programma messo in onda''.

Parla poi il padre di Raffaele Sollecito. Da quando e' uscito dal carcere Raffaele Sollecito ''non guarda piu' la tv'' e per questo il padre Francesco e' ''assolutamente certo'' che non seguira' nemmeno la fiction 'Amanda Knox' in programma lunedi' su Canale 5 dedicata all'omicidio di Meredith Kercher.

''Quando era in cella Raffaele (che vive ora a Verona dove ha ripreso gli studi universitari - ndr) - spiega il padre all'Ansa - non faceva altro che guardare la televisione. Da quando e' uscito ha scelto di non seguirla piu' per non ricordare cose che vuole dimenticare. Solo per questo non la seguira'''. Secondo Francesco Sollecito ''sarebbe comunque stato piu' opportuno fare a meno di trasmettere la fiction in attesa della decisione della Cassazione''.
Di messa in onda ''inopportuna'' parla anche uno dei difensori del giovane, l'avvocato Luca Maori. ''Attendiamo comunque di vedere il film - spiega - per poi eventualmente dare corso a tutte le azioni necessarie a tutelare il nome e la reputazione di Raffaele Sollecito''.