Terni, 1 novembre 2012 - "Incoerente e inaccettabile". Così il Presidente della Provincia e il sindaco di Terni, Feliciano Polli e Leopoldo Di Girolamo, giudicano il decreto taglia Province emesso ieri dal Governo Monti. "Non tiene conto - dicono i rapresentanti dei due enti locali - del parere del Consiglio delle Autonomie locali che eppure era stato previsto dallo stesso Governo nella norma precedente". Polli e Di Girolamo, dunque, non ci stanno e chiedono aiuto a tutti i parlamentari dell'Umbria, del Pd e del Pdl, per una forte azione di modifica in sede di conversione in legge del decreto. In sostanza si chiede che il testo venga rivisto per accogliere la proposta del Cal che in Umbria prevede 2 province: una con capoluogo Perugia dai confini più ridotti rispetto agli attuali; una con capoluogo Terni che estende la sua territorialità all'area Foligno-Spoleto-Valnerina. In teoria la possibilità della modifica esisterebbe, ma deve incontrare il parere favorevole della maggioranza dei parlamentari, e cioò dipenderà anche dal numero di richieste che arriveranno dalle altre regioni. Soddisfare tutti non sarà possibile.

"Il decreto legge di ieri - proseguono Polli e Di Girolamo - prevede la riorganizzazione degli uffici territoriali di governo che, secondo quanto riportato dalla nota uffciale del CDM, porterà ad un dimezzamento degli stessi, facendo mancare importanti riferimenti istituzionali e di servizi ai cittadini, accompagnato anche dalla impossibilità di collocare la sede degli organi politici della futura provincia unica in una città diversa da quella capoluogo. Non intediamo rassegnarci a questa decisione del governo e procederemo immediatamente ad attivare ogni forma di iniziativa politica a livello parlamentare e dei partiti necessaria a scongiurare questo esito, anche attraverso la proposizione di emendamenti che modifichino il testo in senso coerente con le delibere assunte da CAL e Regione".

anfa