Perugia, 13 ottobre 2011 - NARRA LA BIBBIA la storia di Sansone, prode eroe che perse la sua proverbiale forza una volta tagliata la chioma fluente. Se il protagonista del mito vivesse nella Perugia di oggi, avrebbe almeno modo di trarre guadagno dalla sua tragedia. Potrebbe infatti presentarsi con i capelli recisi al cospetto di Ivana Nodessi Proietti, ricevendo in cambio un bel gruzzoletto. Già, perchè la signora Ivana si è inventata un business certamente innovativo: compra capelli ‘veri’ e li trasforma in pregiate parrucche.


«L’IDEA — racconta la titolare del negozio ‘Linea Tre’ di via Mario Angeloni — mi è venuta un anno fa. Mia figlia frequentava l’Accademia cinematografica di Cinecittà e mi ha illustrato le tecnologie che lì utilizzano per le acconciature degli attori. A quel punto mi sono fatta spiegare a grandi linee il meccanismo, poi mi sono ricordata di aver letto qualcosa di interessante in un libro specializzato in questo genere di cose. Ho fatto uno più uno — afferma, tenendo in mano una ciocca di capelli appena ‘prodotta’ — ed ecco qui il risultato». Parlare di semplici parrucche è in realta quasi riduttivo: «Quelle che realizzo — spiega con orgoglio Ivana — sono piccole protesi invisibili». Naturali (quasi) al cento per cento, perchè create partendo da vere e proprie ‘criniere’ umane.


DARE UN VALORE a un capello non è poi così facile: «La valutazione dipende da vari fattori; lunghezza, resistenza, qualità, se è tinto o meno. Per certe ciocche particolarmente voluminose ho pagato anche due o trecento euro». Una pregiata risorsa in tempi di crisi come quelli attuali. Alcuni, insomma, hanno una fortuna in testa e nemmeno lo sanno: «E lo sa quali sono i capelli più difficili da trovare? Quelli bianchi. Ormai quasi tutti, donne e uomini, si fanno la tinta per nascondere i segni dell’età». L’identikit del cliente medio è altrettanto sorprendente: «Tra i miei acquirenti ho parecchi manager. Hanno una vita frenetica, appuntamenti improvvisi, spesso non hanno tempo di andare dal parrucchiere; la protesi risolve questo problema, è pronta per l’uso. Basta semplicemente indossarla».
 

A VENDERE i capelli sono persone eterogenee: «Appartengono a tutte le categorie. Qualcuno si vergogna di venire direttamente al negozio, allora vado io a domicilio». Ivana è un vulcano di idee: «C’è un’applicazione diretta della mia protesi a cui tengo in particolar modo. Ai malati di cancro che devono sottoporsi alla chemioterapia, infatti, propongo una soluzione: prima di perdere i capelli per le cure potete rivolgervi a me, ve li trasformerò gratuitamente in parrucca. Ho provato a proporre questo sistema alla direzione del Santa Maria della Misericordia, ma non mi danno la possibilità di farmi pubblicità all’interno dell’ospedale perchè sostengono che la mia sia un’attività a scopo di lucro. Io invece — conclude Ivana — ritengo di fare del bene a persone malate».