Perugia, 23 settembre 2011 - E' ripreso con la requisitoria del procuratore generale, Giancarlo Costagliola, il processo davanti alla Corte di assise di appello di Perugia per Amanda Knox e Raffaele Sollecito, condannati in primo grado a 26 e 25 anni di carcere per l'omicidio di Meredith Kercher. Presenti in aula i due imputati. Le requisitorie dovrebbero proseguire fino a domani. Quindi parti civili e difese. La sentenza potrebbe arrivare gia' alla fine di settembre o i primi di ottobre.

 

Ha voluto "testimoniare" la sua "piena adesione a tutte le questioni sollevate dai colleghi" il nuovo Procuratore generale di Perugia, Giovanni Galati, che questa mattina si e' presentato per pochi minuti nell'aula dove si sta svolgendo il processo ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher. Seduto accanto al sostituto procuratore generale, Giancarlo Costagliola, Galati ha preso la parola davanti alla Corte affermando  che gli e' sembrato "doveroso" informarsi sul procedimento in corso. "Sono qui per testimoniare la mia piena adesione a tutte le questioni sollevate dai colleghi - ha detto - in particolare per quanto riguarda la perizia".

 

E proprio in relazione alla perizia svolta dai consulenti nominati dalla Corte, sul gancetto del reggiseno indossato dalla vittima al momento dell'omicidio e sul coltello ritenuto dall'accusa l'arma del delitto, Galati ha parlato di "evidenti lacune" e "apprezzamenti non richiesti".
 

"Mi auguro che la decisione della Corte - ha concluso il procuratore generale - sia frutto di un sereno confronto tra le parti".  

 

Per il sostituto procuratore generale Giancarlo Costagliola, il teste Antonio Curatolo è da considerarsi "preciso nel racconto e pienamente attendibile" quando dice di aver visto Amanda Knox e Raffaele Sollecito insieme, la sera del delitto, in piazza Grimana, a pochi metri dalla casa di via della Pergola. Lo ha detto nel corso della sua requisitoria davanti alla Corte di assise di appello di Perugia che sta processando i due ex fidanzatini per l'omicidio di Meredith Kercher.

 

"Curatolo - ha detto Costagliola - ha visto con assoluta certezza gli imputati il primo novembre del 2007. Non può averli visti il 31, perché tra l'altro i due non erano insieme". Quindi l'attacco al lavoro svolto dagli esperti incaricati dalla Corte di assise di appello di Perugia di eseguire nuovi accertamenti sulle tracce di dna sul gancetto del reggiseno indossato dalla vittima al momento del'omicidio e sul coltello ritenuto dall'accusa l'arma del delitto, e che ha bocciato nettamente l'operato svolto dalla polizia scientifica. "E' falsificazione scientifica della realta' - ha detto Costagliola - negare l'esistenza del Dna di Meredith e di Sollecito sul coltello e sul gancetto". Dopo aver parlato di "gravi indizzi di colpevolezza a carico degli imputati" il sostituto
procuratore generale ha annunciato l'intenzione di rinnovare la richiesta di una nuova perizia genetica. Richiesta gia' respinta dalla Corte prima di chiudere l'istruttoria dibattimentale.

 

IL CALENDARIO DELLE UDIENZE

La Corte di assise di appello di Perugia ha definito il calendario delle prossime udienze del processo d'appello in corso nei confronti di Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher.

La requisitoria dei pm proseguira' anche domani, mentre lunedi' prossimo a prendere la parola saranno le parti civili. Martedi' e' giovedi' (prevista una pausa mercoledi') sara' quindi la volta delle difese Knox e Sollecito. Tra venerdi' e sabato le repliche e, lunedi' tre ottobre, la camera di consiglio e quindi la sentenza.