Terni, 19 maggio 2011 - Salvato in extremis dagli agenti della squadra Volante: solo l'intervento tempestivo della Polizia ha impedito ad un trantaquattrenne rumeno di suicidarsi. Quando i poliziotti sono arrivati, infatti, l'auto era già satura di fumo biancastro e l'uomo era privo di conoscenza. Gli agenti hanno immediatamente spalancato le portiere, hanno estratto il giovane che giaceva sdraiato sul sedile lato passeggero e lo hanno rianimato, affidandolo poi alle cure dei medici del 118 che lo hanno portato in ospedale. Un tentativo di suicidio la cui causa sarabbe da ricercare nel timore del trentaquattrenne di perdere il lavoro. Nell'auto, accanto a dei cartoni di vino vuoti, la Polizia ha trovato, infatti, una lettera: un richiamo del datore di lavoro con cui veniva contestato al cittadino rumeno un addebito disciplinare. E sarebbe stata proprio questa la molla che ha fatto scattare il trentaquattrenne: il terrore che quel richiamo potesse diventare qualcosa di più e magari, alla fine, potesse costargli il posto di lavoro.

E' stato proprio il datore di lavoro dell'operaio rumeno a chiamare il 113 ieri pomeriggio, verso le 18, dopo aver ricevuto la telefonata del dipendente che gli comunicava che si sarebbe ucciso, staccando poi il cellulare e rendendosi irrintracciabile. I poliziotti si sono subito recati a casa del giovane, dove la moglie ha consegnato loro una foto del marito e fornito la descrizione dell'autovettura. La donna ha raccontato agli agenti della questura che suo marito, in passato, aveva già tentato di togliersi la vita.

Gli agenti hanno istantaneamente inizio alle ricerche, in tutta la città. Hanno setacciato soprattutto i luoghi lontani dalla vista, concentrandosi sulle zone isolate. E, fortunatamente, le loro ricerche hanno dato i frutti sperati. In una piazzola su una strada di montagna fuori città, gli uomini della questura, infatti, hanno visto l'automobile del rumeno. La scena era fin troppo chiara, agli agenti restava solo da fare in fretta e sperare che non fosse troppo tardi: dal tubo di scarico, fissato con nastro isolante, usciva un corrugato che entrava nel finestrino posteriore, sigillato con delle coperte. Il trantaquattrenne stata cercando di uccidersi con il gas di scarico e aveva quasi raggiunto il suo tragico intento.

Qualche minuto ancora e per il giovane non ci sarebbe stato più niente da fare: l'abitacolo della macchina, infatti, era praticamente saturo e il rumeno aveva perso già conoscenza. La rapidità degli agenti e le capacità d'intervento dell'equipe medica del 118 hanno evitato il peggio: il ragazzo è stato rianimato sul posto, trasportato a sirene spiegate al pronto soccorso e ricoverato all'ospedale Santa Maria. Le sue condizioni sono discrete: non si trova più in pericolo di vita.