Perugia, 17 maggio 2011 - Si aggrava la posizione del presidente del consiglio regionale dell'Umbria Eros Brega.

Per lui sarebbe stata contestata anche l'accusa di concussione nell'ambito dell'indagine della procura di Terni sull'attività dell'associazione 'Eventi valentiniani' da lui presieduta tra il 2003 e il 2008.

La stessa nell'ambito della quale era stato interrogato ieri e in cui è già ipotizzato il reato di peculato.

Secondo il difensore di Brega, l'avvocato Manlio Morcella, la concussione e' un ''solo un corollario del filone principale''.

''Un'accusa giuridicamente improponibile'' ha sottolineato il legale.

L'ipotesi di reato sarebbe legata a un incontro avvenuto nel carcere di Terni tra Brega e il direttore della Confcommercio, già sospeso, Leandro Porcacchia pochi giorni dopo l'arresto di quest'ultimo con l'accusa di estorsione per aver chiesto, secondo la procura, una tangente di 100 mila euro a un ristoratore ternano.

Brega, nell'ambito di una visita istituzionale, avrebbe indotto un ufficiale delle guardie carcerarie - ritengono gli inquirenti - ad avere un colloquio con Porcacchia.

Nell'interrogatorio di ieri Brega ha rivendicato l'assoluta correttezza del proprio operato.