Perugia, 25 febbraio 2011 - Un ordine di carcerazione per una condanna definitiva a 1 anno e sei mesi per reati legati alla droga è stato eseguito nei confronti di Antonio Curatolo, il clochard che nel processo di primo grado ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith kercher testimoniò in aula di aver visto i due ex fidanzatini insieme, la sera del delitto, in piazza Grimana, a pochi metri dalla casa dove Mez venne uccisa.

 

Una circostanza questa sempre negata dai due ragazzi, nei confronti dei quali è in corso il processo di secondo grado davanti alla Corte di assise di appello di Perugia (Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati condannati in primo grado rispettivamente a 26 e 25 anni di carcere per il delitto di via della Pergola).

 

Curatolo, davanti ai giudici della Corte di assise, riferì che la sera tra il primo e il due novembre del 2007, la stessa in cui la studentessa inglese è stata uccisa, mentre era seduto a leggere il giornale su una panchina, vide Amanda e Raffaele che parlavano, seduti su un muretto, vicino a un lampione. Il clochard disse anche di aver visto il ragazzo alzarsi e dirigersi verso la ringhiera, per poi sporgersi all'esterno in direzione del casolare di via della Pergola e di aver visto i due insieme, fino alle 23:30 circa.

 

Il processo di appello per Amanda e Raffaele tornerà in aula il 12 marzo prossimo, quando saranno sentiti alcuni testimoni che, secondo la difesa di Sollecito, dovrebbero smentire proprio la versione di Curatolo.
In particolare tra i testi indicati ci sono una pr, due titolari di discoteche e un funzionario della Siae, che dovranno riferire in aula sull'apertura dei locali notturni la notte dell'omicidio di Mez e sull'eventuale presenza di bus navetta in partenza da Piazza Grimana.

 

È stata invece la Procura generale a chiedere di riascoltare in aula, come prova contraria, anche Antonio Curatolo, che dovrebbe essere sentito il 26 marzo prossimo.