Perugia, 17 novembre 2010 - Paolo Venarucci, il titolare del sexy disco "Full moon" di Ellera di Corciano, è stato arrestato dai carabinieri per il reato di agevolazione e sfruttamento della prostituzione. Nei privée del suo locale messo sotto sequestro sabato notte le ragazze avrebbero avuto "atti sessuali a pagamento". Il ruolo di "entreneuse" veniva svolto — secondo quanto riferito dagli investigatori — da una giovane ucraina, clandestina.

 

Inoltre nel sexy disco era stato installato, senza autorizzazioni, un sistema di video sorveglianza per controllare "a distanza i lavoratori". Il pm Angela Antonella Avila ha chiesto la convalida dell’arresto dell’uomo di 36 anni, oggi l’indagato verrà interrogato dal gip. Degli stessi reati di cui è accusato dovrà rispondere T.E.D., una romena collaboratrice del locale, indagata a piede libero.

 

I militari del Nucleo ispettorato del lavoro (diretti dal luogotenente Angelo Borsellini) hanno fatto irruzione nel sexy disco durante la notte tra sabato e domenica. Dei 33 dipendenti — tra cui cassiere, barman, addetti alla sicurezza, figuranti di sala — la stragrande maggioranza erano ballerine originarie dei paesi dell’Est europeo.

 

Sette persone — è spiegato in una nota della Compagnia di Perugia comandata dal capitano Giovanni Cuccurullo — sono risultate "in nero". Tra le splendide ragazze finite nel mirino dei carabinieri, come detto, c’era anche la giovane "entreneuse" ucraina priva del permesso di soggiorno. Per questo motivo Venarucci è stato anche denunciato per violazione della legge Bossi-Fini, avendo fatto lavorare alle sue dipendenze — spiegano gli investigatori — la donna clandestina.

 

Un’altra denuncia è legata a una presunta violazione dello statuto dei lavoratori: l’indagato — secondo l’ipotesi accusatoria — aveva installato un impianto di telecamere per sorvegliare i suoi dipendenti. Tali filmati venivano riprodotti su un monitor controllato dal titolare. L’accusa più grave, però, riguarda quei presunti "atti sessuali" che sarebbero stati commessi nei privée. All’interno di questi stanzini "larghi un metro per un metro" — riferiscono i carabinieri — le ragazze si accomodavano insieme agli "occasionali clienti che per usufruire della loro compagnia dovevano pagare al locale un corrispettivo di 50 euro ogni dieci minuti".

 

Le indagini hanno evidenziato che proprio in questi stanzini "sono avvenuti atti sessuali a pagamento". Nessuna telecamera è stata piazzata dai militari, nel fascicolo dell’accusa ci sono però testimonianze acquisite dagli investigatori. I carabinieri hanno così arrestato il titolare del "Full moon" in flagranza di reato, mettendo sotto sequestro i locali di Ellera di Corciano e sospendendo l’attività imprenditoriale in quanto "il personale in nero supera un quinto del totale".

 

Quest’ultimo provvedimento decadrebbe dinanzi alla regolarizzazione di tutti i dipendenti e al pagamento di una sanzione. Accertamenti sono ancora in corso per verificare le posizioni lavorative dei dipendenti, e per quantificare eventuali omissioni contributive ed assicurative. Venarucci è "speranzoso ma preoccupato per l’arresto" — ha spiegato l’avvocato Fabiana Silvestri che in un primo momento l’ha assistito insieme alla collega Claudia Marini —. "Stamani ci sarà l’udienza di convalida davanti al gip nella quale chiederà la scarcerazione. Il suo è un locale aperto ormai da anni che non ha mai creato problemi di nessun genere, non ritengo siano stati commessi atti sessuali da parte delle ballerine. Per quanto riguarda invece la questione delle telecamere di videosorveglianza — ha continuato l’avvocato Silvestri — è stata già pagata una sanzione di 1.500 euro. È stato già dato l’ok per la riapertura del locale, si attende il dissequestro da parte dell’autorità giudiziaria".

 

L’ultimo servizio dei militari del Nucleo ispettorato del lavoro — è detto in una nota ufficiale dell’Arma — rientra nel quadro di una più ampia vigilanza per il monitoraggio dei locali notturni, per le verifiche della regolarità delle attività svolte sotto il profilo della pubblica sicurezza, del lavoro e della normativa antincendio. Agli accertamenti hanno partecipato anche funzionari della Direzione provinciale del lavoro, dell’Asl di Perugia, del Comando provinciale dei vigili del fuoco e della polizia provinciale. In tutto una quindicina i clienti presenti alla sexy disco identificati durante il blitz.