Perugia, 20 agosto 2010 - I 20 esperti in tecniche di derivazione speleo-alpino-fluviale, sono entrati in azione nel punto del percorso nei pressi di via Mario Angeloni, sui binari in uscita dalla galleria. Alla presenza di un funzionario della Minimetrò spa, hanno simulato un salvataggio "estremo". Rispetto a un caso non simulato, inoltre, non è stata necessaria la partecipazione di personale del 118 per la verifica delle condizioni di passeggeri impossibilitati a muoversi da soli.

 

L'operazione ad altissima specialità, prevista dal programma di verifica del piano di emergenza a suo tempo realizzato dalla società Minimetrò, è la prima del genere attuata in ambiente urbano. Si tratta di una forma di soccorso peraltro in sè eccezionale, da attivare solo qualora risultassero impraticabili le procedure ordinarie, che prevedono l'accompagnamento dei passeggeri lungo la passerella esistente tra i binari e la successiva discesa alle stazioni o tramite autoscala.

 

"Abbiamo simulato l'ipotesi più estrema e drammatica in caso di paralisi del minimetrò, quella in cui il ricorso all'autoscala è impossibile o troppo complesso e qualcuno è inamovibile, perché ferito o con problemi di deambulazione", ha spiegato il referente del gruppo Saf, Fabrizio Baglioni.

 

Finora i vigili del fuoco sono intervenuti solo in un caso di blocco delle navicelle durante l'esercizio del minimetrò: in quell'occasione, circa un anno fa, era stato un passeggero preoccupato dalla prospettiva di muoversi lungo la passerella a richiedere espressamente la loro presenza. Ora anche la prova della situazione emergenziale più difficoltosa è stata fatta, dimostrando che il problema si può affrontare e risolvere nel giro di pochi minuti.