Umbertide, 28 luglio 2010 - Un morto, un ferito grave ed una strage evitata per un soffio. Questo il terribile bilancio dell’incidente stradale avvenuto ieri pomeriggio lungo la superstrada E45 nelle vicinanze di Umbertide. A perdere la vita Martino Martinelli, 47 anni, originario di Pietralunga ma da anni residente a San Mariano di Corciano, dove si dedicava assieme alla moglie all’"X Center School", la prima Scuola in Umbria di obbedienza con il metodo cane-padrone, di agility e studio del comportamento canino. Accanto a lui proprio la consorte, Maria Gabriella Zanon, 46 anni, originaria del Comasco, ricoverata in gravissime condizioni al San Maria della Misericordia di Perugia, dove lotta tra la vita e la morte.

 

A casa due figli, una ragazza di 20 anni ed un bambino di 13 anni, straziati dal dolore. Ancora al vaglio della polizia stradale tifernate, coordinata dall’ispettore capo Paolo Ferri, le cause dell’incidente, provocato da un salto di carreggiata dell’auto condotta dal Martinelli. Teatro del sinistro la corsia nord della E45, cinquecento metri circa prima dello svincolo per Umbertide, utilizzata a doppio senso di marcia, mentre la corsia sud è chiusa per lavori di manutenzione dell’asfalto.

 

Il Martinelli, che probabilmente si stava recando a Corciano, dover era atteso da parenti per cena, ad un tratto, secondo alcuni testimoni, ha perso il controllo della sua automobile, una Renault "Megane" Station Wagon e dopo aver sbandato verso sinistra ha invaso la corsia opposta al suo senso di marcia finendo contro spigolo sinistro di un autoarticolato Reanult condotto da P.C. 43 anni, di Fiumicino (Roma), carico di Pozzolana, che non ha potuto evitare l’impatto. L’urto, violentissimo, ha fatto impennare la Renault che, rimbalzando all’indietro, è finita contro una Seat Leon guidata da V.G., 38 anni, di Polla, in provincia di Salerno, il quale aveva a bordo i due suoi bambini, un maschietto ed una femminuccia rispettivamente di 11 e 8 anni.

 

Per fortuna l’impatto è stato relativamente debole e, pur provocando la rottura del braccio della sospensione anteriore sinistra della Seat, non ha provocato ferite o traumi agli occupanti della vettura, a parte il grandissimo spavento. Difficile dire da cosa sia stata provocata la perdita di controllo della Renault da parte del corcianese: si ipotizza un malore o un colpo di sonno o, forse, una fatale distrazione. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti immediatamente i Vigili del Fuoco, la Polizia stradale tifernate e un’ambulanza del 118, i cui sanitari, dopo aver constatato ormai l’impossibilità di soccorrere l’uomo, morto sul colpo, hanno provveduto al ricovero della moglie in codice rosso, al S. Maria della Misericordia. Difficile il lavoro dei pompieri, che per estrarre il cadavere del corcianese dalla vettura — il cui frontale è andato letteralmente distrutto — hanno dovuto usare un divaricatore idraulico.

 

Sia l’autista dell’autoarticolato che il proprietario della Seat Leon, a causa dei danni occorsi ai propri mezzi, non più in condizione di circolare, hanno trovato alloggio in un albergo di Umbertide. La polizia stradale ha bloccato la circolazione lungo la superstrada in tutto il tratto interessato all’incidente, facendo transitare le automobili attraverso la frazione di Pierantonio.