Terremoto, in mostra sette opere recuperate

L'iniziativa "Ospiti in Rocca" è stata presentata da Catiuscia Marini presidente della Regione

Catiuscia Marini

Catiuscia Marini

Spoleto, 5 marzo 2017 -  Sette opere d'arte provenienti dalle zone colpite dal terremoto del centro Italia e recuperate dalle macerie sono ora esposte alla rocca Albornoz di Spoleto con la mostra "Ospiti in Rocca", inaugurata oggi  e che resterà aperta fino al 30 luglio. Tre provengono dall'Umbria, due dal Reatino e altrettante dalle Marche. "Con questa iniziativa vogliamo mostrare alcune opere d'arte salvate dalle macerie del terremoto, ma anche sottolineare come ci sia un' Umbria in piedi che attende visitatori e turisti" ha detto Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria. Dal 9 aprile saliranno poi a 30 i tesori in esposizione. »Attraverso queste opere d'arte, identitarie dei nostri territori - ha evidenziato ancora Marini -, si riesce da una parte a far capire ai visitatori gli effetti del sisma sul nostro patrimonio storico e artistico e dall'altra, come tutta l'Umbria sta reagendo«. Davanti a una folta platea la presidente della Regione ha anche sottolineato come "dopo mesi complicati sia giunto il momento di iniziare un racconto nuovo e positivo del nostro territorio e della sua voglia di ripartire". "Questa mostra fa capire cosa si sta facendo, sia nel recupero sia nel restauro, per le opere estratte dalle macerie e dagli edifici danneggiat", ha spiegato Marica Mercalli, soprintendente alle Belle arti dell'Umbria, che ha poi evidenziato la grande mole di lavoro che attenderà gli esperti del Mibact, in collaborazione con i Musei Vaticani e l'Opificio delle Pietre dure di Firenze. La mostra servirà anche a contribuire, assieme alla campagna di crowdfunding, al restauro delle oltre 4 mila opere che finora la Soprintendenza umbra ha recuperato. "Questa iniziativa ci dice che ricominciare è possibile, tanto che dalle macerie viene fuori qualcosa di bello e ci suggerisce anche di raccoglierle tutte le opere messe in salvo in un luogo significativo da creare in Valnerina per una mostra permanente, visitabile da turisti e gente del luogo", ha detto monsignor Renato Boccardo, vescovo di Spoleto-Norcia.