Cristiano De André, musica nel nome del padre

L'artista racconta il concerto in scena al Lyrick di Assisi

Cristiano De André

Cristiano De André

Assisi, 27 aprile 2017 - Torna in Umbria, al Lyrick, dove 4 anni fa aveva lanciato una nuova avventura artistica. Cristiano De André è protagonista del nuovo concerto della stagione ‘Umbria Eventi d’Autore’: venerdì 29  alle 21 torna in scena con «De André canta De André» per confrontarsi, racconta, con le canzoni e il mito del padre Fabrizio. Che valore ha questo concerto? «Rientra in un progetto arrivato al suo terzo tour, questa è un’ulteriore tappa per la quale ho selezionato 15 canzoni con il filo conduttore della guerra e dell’amore. Si ascolteranno ‘La guerra di Piero’, ‘Una storia sbagliata’, ‘Canzone per l’estate’, ‘Bombarolo’ è un concerto contro la guerra, anche se ogni sera cambio e canto qualcosa di nuovo, anche ad Assisi ci saranno alcune chicche e sorprese». Un modo per proseguire l’eredità artistica di suo padre? «E’ un modo per conoscerlo meglio, ogni sera lo sento vicino e mi stupisco di leggere tra le righe qualcosa di nuovo e diverso. E poi sì, è un modo per farlo conoscere alle giovani generazioni». E l’impronta di Cristiano? «Si vede nei nuovi arrangiamenti, abbiamo fatto un gran lavoro, sono molto soddisfatto. Questo non è solo uno spettacolo ma un viaggio tra musica, poesia e luci». Il rapporto con suo padre? «Nell’ultimo periodo avevamo una profonda stima reciproca e avremmo sicuramente lavorato insieme. Adesso ho elaborato soprattutto la sua mancanza». I suoi legami dell’Umbria? «Anni fa sono stato a lungo in una country house sulle montagne di Valtopina per preparare un nuovo album: sono stato benissimo, ho mangiato alla grande, la gente è stata carina con me. Non posso che avere un bel ricordo». Altri ricordi? «Questa regione mi ha sempre dato affetto. A Montefalco c’è Giorgione, mio caro amico e grandissimo cuoco. Lo andrò sicuramente a trovare».