Con lui Perugia diventò metropoli

La storia di Roberto Duro che già in fasce divenne un personaggio

I figli di Roberto Duro con i giornali che parlano di papà

I figli di Roberto Duro con i giornali che parlano di papà

Perugia, 26 luglio 2015 - Quando il signor Giacomo Duro si presentò all’Anagrafe per registrare il figlio Roberto, restò sorpreso dalle parole dell’impiegato comunale: "Complimenti, suo figlio è il signor centomila!". Già perché quel giorno, 26 luglio 1955, Roberto Duro aveva ‘promosso’ Perugia a metropoli: era lui il centomillesimo cittadino. Un evento che non a caso venne celebrato dall’amministrazione comunale con grande rilievo: prima di tutto con l’apertura di un libretto di risparmio di centomila lire a favore del nascituro che avrebbe potuto utilizzare solo al diciottesimo anno di età, poi con un vero e proprio ricevimento a Palazzo dei Priori.

Oggi il signor Roberto compie 60 anni, di mestiere fa il commerciante, ha una moglie e quattro splendidi figli: per tutti è ancora il "signor centomila". 

I suoi ‘passi’ più importanti sono finiti sempre nelle cronache: non solo la nascita ma anche il diciottesimo compleanno e persino il matrimonio. Qualche giorno dopo quel lontano 26 luglio l’allora prosindaco Francesco Innamorati "diede il lieto annunzio presso la residenza comunale", così riporta la stampa di quei tempi. Venne dunque organizzato un rinfresco con tanto di cerimonia in cui fu consegnato al padre Giacomo il libretto con le centomila lire.

Altri tempi, visto che "alla simpatica manifestazione” erano presenti l’assessore al personale ragionier Caraffini e il capo dell’Ufficio anagrafe di quei tempi che era un maestro di musica, Mario Bernardini, "particolarmente lieto – dicono le cronache di quel giorno – di quanto egli (cioè lo stesso Bernardini) con i suoi nove figli abbia dato notevole contributo alla nostra città per il raggiungimento di tale meta". I cronisti andarono a trovare il piccolo Roberto Duro, scattandogli una foto in braccio alle madre Alfia Broccoletti "felice ed orgogliosa per avere dato alla luce un così magnifico maschietto divenuto fin dal primo giorno personaggio di primaria importanza della nostra città".