‘Ucciso’ da un osso del pollo: la famiglia denuncia i medici

Prima ‘rimandato’ a casa poi operato d’urgenza. E’ giallo

Cristiano Petri

Cristiano Petri

Perugia, 14 settembre 2014 - E’ UNA STORIA ancora tutta da chiarire quella costata la vita ad un eugubino di 66 anni ricoverato in ospedale per aver ingerito un osso di pollo che gli avrebbe provocato una perforazione esofagea e morto a distanza di oltre quindici giorni al Santa Maria della Misericordia, dopo essere stato sottoposto ad una serie di interventi chirurgici. L’uomo, originario di Gubbio, è morto ieri mattina e i familiari hanno subito sporto denuncia chiedendo alla procura — anche attraverso l’avvocato Simone Moriconi — di verificare se i medici abbiano compiuto tutte le operazioni necessarie per salvare il congiunto, oppure se, nella catena sanitaria, ci siano stati degli ‘intoppi’ che ne hanno concausato il decesso.

LA VICENDA è ancora avvolta dal più assoluto riserbo ma è singolare. A metà agosto l’uomo si reca all’ospedale di Branca, a Gubbio, accusando un dolore alla gola e sostenendo che si trattava di un osso di pollo che gli era andato a traverso. I medici verificano ma lo rimandano a casa, secondo le prime informazioni. Dopo 48ore il 66enne torna in ospedale con il collo sembra gonfio. Viene subito ricoverato e gli accertamenti evidenziano — almeno stando a quanto denunciato all’autorità giudiziaria — la perforazione esofagea, probabilmente provocata dall’osso del pollo. Il paziente viene subito trasferito all’ospedale regionale Santa Maria della Misericordia e sottoposto a più interventi chirurgici.

NONOSTANTE tutto però ieri mattina le sue condizioni si aggravano e il 66enne muore. Secondo i familiari potrebbero esserci delle responsabilità dei medici che lo hanno avuto in cura. Scatta quindi la denuncia che nelle prossime ore sarà sottoposta al vaglio della procura. Spetterà al pubblico ministero stabilire se ‘bloccare’ il cadavere, a disposizione dell’autorirà giudiziaria e sottoporlo ad autopsia per verificare tempi e cause della morte ed eventuali responsabilità. SOLO negli ultimi giorni — ma senza alcuna implicazione penale — due persone sono morte come conseguenza di bolo alimentare. La prima a Marsciano, una donna con problemi psichiatrici, era rimasta soffocata mentre consumava un panino in un bar. Poche ore dopo a Madonna Alta un 41enne, affetto da disfagia, come conseguenza di ictus cerebrale era morto dopo aver consumato del pollo.